La grande notte di Tévez
lunedì 4 maggio 2015
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Alla vigilia della supersfida con il Real Madrid, Carlos Tévez gioca a carte scoperte in attesa di ritrovare l'ex compagno di squadra Cristiano Ronaldo: "In semifinale non ci sono favoriti, chi sbaglia meno vince".
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Alla Juventus è arrivato proprio per questo: Carlos Tévez era il giocatore individuato per fare il salto di qualità in Europa. E l'attaccante argentino non ha tradito: con la pratica Scudetto già archiviata, adesso è pronto a sfidare il Real Madrid CF con in palio la finale di UEFA Champions League.
"Ho sempre sognato di arrivare il più lontano possibile in Champions League e quando la Juve mi ha cercato, la società ha subito messo in chiaro che l'obiettivo era questo - ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia -. Ora siamo qui e vogliamo andare più lontano possibile. Ci proveremo in tutti i modi".
A uno come Carlitos esserci non basta. Lui vuole giocarsela da protagonista, provare ad andare fino in fondo con una Juve che lotterà ad armi pari con i campioni d'Europa in carica: "Sarà una semifinale difficile, aperta e combattuta - ha ribadito il bomber argentino -. Proprio per questo, però, non ci sono favoriti. Alla fine la spunterà chi avrà sbagliato di meno".
E la Juve di errori ne ha commessi ben pochi durante una stagione che è stata straordinaria finora. Tévez ne è consapevole e punta tutto proprio sulla compattezza granitica del gruppo bianconero: "La nostra forza è il gruppo, questo è il segreto della Juve. Stiamo tutti bene, Vidal ha ritrovato il gol e la fiducia, mentre Morata è cresciuto tantissimo ed è pronto per una sfida del genere. Non sentirà la pressione [di affrontare la sua ex squadra].
L'ultimo pensiero dell'argentino va invece ad un avversario. Il più temuto: quel Cristiano Ronaldo che rappresenta il pericolo pubblico numero uno per la Vecchia Signora e accanto al quale Carlitos ha giocato con la maglia del Manchester United vincendo la UEFA Champions League nel 2008.
"Parlerò con lui negli spogliatoi e lo saluterò prima della partita. Ma in campo saremo avversari e basta". L'Apache non ha paura. Nemmeno di CR7.