Hernández racconta le emozioni del Real Madrid
venerdì 1 maggio 2015
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In pochi dimenticheranno l'esultanza di Javier Hernández dopo la rete della vittoria nei quarti di finale del derby di Madrid. Il messicano ci ha raccontato quelle emozioni e la marcia d'avvicinamento alla sfida con la Juventus.
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Cominciamo dalla partita con l'Atlético...
Ero molto felice e mi sono divertito un sacco, così come accade quando le cose vanno bene. Vincere il derby e passare il turno è stato più importante della rete che ho segnato. Mi è piaciuto tutto quello che ho fatto con la squadra, da quando abbiamo preso tutti insieme il pullman, all'atmosfera nello stadio, al riscaldamento, all'inno della Champions. Praticamente tutto. Volevo gustarmi tutto il più possibile, e volevo farlo in campo. Così quando ho avuto la possibilità, l'ho sfruttata al meglio.
Sulla rete decisiva...
Ero incredibilmente felice. Stavamo lottando duramente per fare gol, per cui anche se avesse segnato un compagno, avrei esultato alla stessa maniera. È un lavoro di squadra. Nell'arco dei 180' minuti abbiamo provato a segnare in tutte le maniere, ma l'Atlético si è difeso molto bene. Il loro portiere Jan Oblak è stato super in entrambe le partite. Sembrava che non avremmo mai segnato, ma non abbiamo mai perso la fiducia e abbiamo continuato a combattere, perché sapevamo che solo così potevamo trovare la via del gol. E in effetti è andata proprio così.
Sulle lacrime dopo la sostituzione...
È stato un turbinio di emozioni, anche perché quando sono andato in panchina, Keylor Navas mi ha detto delle belle parole. Mi ha sempre sostenuto, è stato sempre al mio fianco. Siamo diventati grandi amici perché veniamo entrambi dalla stessa parte del mondo e ci siamo affrontati tante volte [Messico - Costa Rica]. Quest'anno abbiamo anche avuto un'esperienza simile, per cui ci siamo aiutati a vicenda e abbiamo parlato molto. Il gol dunque è stato per tutta la squadra, ma anche per lui, per tutto quello che abbiamo passato insieme. Nella mia mente c'erano un sacco di emozioni, questa è stata la dimostrazione vera di quanto il calcio sia in grado di restituirti se ti impegni con fatica e pazienza.
Sull'euforia del post partita...
È stato incredibile. L'atmosfera durante la partita sembrava di un altro pianeta. I tifosi ci hanno sostenuto in maniera incredibile. Siamo stati tutti uniti nel dare ognuno il proprio meglio – i tifosi nello stadio e noi giocatori in campo per vincere. Ci siamo riusciti tutti insieme. È stato fantastico, e alla fine siamo riusciti a passare il turno.
Sulla Juventus...
Sono una grande squadra in generale, e hanno il pregio di non mollare mai. La Juve è una formazione molto preparata e non è un caso che siano a un passo dall'ennesima vittoria del campionato italiano. Inoltre hanno delle ottime individualità.
Sulla difesa del titolo europeo...
Nello spogliatoio del Real siamo concentrati già sulla sfida con la Juventus. Non dobbiamo tuttavia dimenticare gli obiettivi a breve termine, comprese le partite del campionato. La finale di Berlino è troppo lontana adesso. Dobbiamo innanzitutto concentrarci sulla partita d'andata in Italia, e provare ad affrontare la Juventus nel miglior modo possibile.