Dove ha sbagliato il Real Madrid?
giovedì 14 maggio 2015
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Dopo l'uscita dalla UEFA Champions League, Joe Walker valuta la stagione del Real Madrid e cerca di spiegare i motivi del suo crollo. Colpa della fatica? O solo sfortuna?
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Nel calcio, in una settimana può succedere di tutto. Martedì scorso, il Real Madrid CF si preparava alla semifinale d'andata di UEFA Champions League e pensava a come agganciare l'FC Barcelona in campionato. Ieri, a fine serata, entrambe le missioni erano ormai fallite.
Nonostante la sconfitta per 2-1 a Torino e un 2-2 contro il Valencia CF, molti consideravano ancora favorito il Real per la gara di ritorno al Santiago Bernabéu, ma Álvaro Morata ha risposto al rigore di Cristiano Ronaldo e ha portato i bianconeri in finale.
Per le merengues è stata la quarta eliminazione in semifinale in cinque anni. Come può una squadra così ricca di campioni chiudere la stagione con un solo trofeo, la Coppa del Mondo FIFA per club? La questione è complessa, ma la partenza bruciante in stagione, con 22 vittorie di fila, potrebbe essere costata cara. Il proverbio dice "squadra che vince non si cambia" e Carlo Ancelotti lo ha seguito alla lettera, ma forse un po' di turnover in più non avrebbe guastato.
Anche la sfortuna ha il suo peso, perché Luka Modrić, James Rodríguez, Sergio Ramos e Pepe sono stati assenti per lunghi periodi. In particolare, la perdita di Modrić per un problema alla coscia è stata fatale. Il nazionale croato è l'anello di congiunzione tra attacco e difesa e spesso dà inizio a contropiede devastanti. Tornato a marzo, ha contribuito a un 9-1 da record sul Granada CF e ai migliori risultati della sua squadra, ma quattro settimane fa si è fatto di nuovo male al ginocchio.
Toni Kroos comincia ad accusare la fatica dopo 34 gare da titolare in campionato e la Coppa del Mondo FIFA dell'anno scorso. Bale non ha avuto lo stesso impatto della stagione 2013/14. Se aggiungiamo gli infortuni, che per esempio hanno costretto Ancelotti a spostare Ramos a metà campo, non è una sorpresa che il Real sia venuto a mancare proprio a fine stagione.