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Juve 'straordinaria' per Allegri

Massimiliano Allegri esalta la sua squadra per una qualificazione che crede "assolutamente meritata". Carlo Ancelotti ha rimpianti solo per la gara di andata: "Vorrei restare".

Watch how Juventus reached final

• Massimiliano Allegri esalta la sua "straordinaria" Juve che ha raggiunto la finale superando il Real Madrid
Per il tecnico della Juventus la finale è assolutamente meritata
• Un deluso Carlo Ancelotti ripensa agli errori commessi all'andata 
Il tecnico del Real dice di non avere "niente da rimproverare" ai suoi giocatori
La Juve sfiderà il Barcellona all'Olympiastadion di Berlino il 6 giugno

Massimiliano Allegri, allenatore Juventus
Credo che questa finale sia motivo di grande soddisfazione, ho un gruppo veramente straordinario. Questa sera abbiamo giocato una grande partita, è stata una bella gara sotto il punto di vista tecnico, con occasioni da una parte e dall’altra; potevamo sfruttare maggiormente le nostre occasioni, specie all’inizio, però siamo riusciti a conquistare la finale e ora che ci siamo speriamo che vada bene.

Bisognava giocare per forza a ritmi alti, a partita in corsa, potevamo avere dei vantaggi e così è stato, anche se loro nel secondo tempo in un paio di situazioni hanno rischiato di farci gol. Noi abbiamo avuto due o tre situazioni limpide, due o tre contropiedi aperti in cui abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, ma alla squadra non ho niente da dire per tutto quello che ha fatto non solo stasera ma in tutto l’anno.

Ora abbiamo prima della finale di Champions quella di Coppa Italia e ci dobbiamo preparare, è un obiettivo importante. Ci voleva coraggio per limitarli, bisognava giocare bene tecnicamente. Abbiamo sofferto sulla destra nel primo tempo, loro erano bravi a infilarsi sugli uno-due, mentre nel secondo ci siamo espressi al meglio. I miei ragazzi meritano grandissimi complimenti e credo che questa qualificazione in finale sia importante anche per il calcio italiano.

Carlo Ancelotti, allenatore Real Madrid
La squadra ha lottato e giocato bene. Non ho niente da rimproverare ai miei giocatori. Ovviamente siamo tristi, ma adesso dobbiamo finire bene la stagione.

Ci è mancato davvero poco, dei dettagli. Non siamo stati nemmeno fortunati. L'unico rimpianto è quello di non aver giocato l'andata come facciamo di solito. Ringrazio i miei giocatori perché hanno dato tutto quello che avevano. Non so se c'è stata stanchezza. Abbiamo spinto molto nella ripresa di entrambe le partite, quindi non ho visto una squadra stanca. Abbiamo tirato molte volte in porta, anche se non centrando lo specchio. Forse con un pizzico in più di freschezza saremmo stati più precisi.

Non spetta a me darmi un voto. E' il club che deve giudicare. Non penso al mio futuro, se il club è felice con quanto ho fatto in questi due anni, allora resterò. Per me il futuro è deciso, io vorrei restare. Ma so come va il calcio e il club ha diritto di cambiare, se vuole.

Sono soddisfatto soprattutto perché ho instaurato degli ottimi rapporti con i giocatori e ho avuto il pieno appoggio del club sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Valuto tutto questo in maniera positiva.

Le occasioni per segnare ci sono state. Nella parte finale dell'incontro è stato tutto più difficile; non siamo stati efficaci, ma l'impegno della squadra è stato assoluto. A gennaio e a febbraio abbiamo avuto un calo a causa di una serie di infortuni importanti, ma la squadra ha reagito e ha saputo giocarsela fino alla fine.

Ora dovremo vincere le ultime due partite [di campionato]. Abbiamo sciupato molte opportunità, non siamo stati abbastanza precisi da fare gol e non c'è molto altro da aggiungere. Abbiamo dato tutto ciò che avevamo. Ora il Barcellona parte favorito, ma in una finale tutto può accadere.

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