Müller 'minaccia' il Porto
lunedì 13 aprile 2015
Intro articolo
Capocannoniere del Bayern Monaco in UEFA Champions League in questa stagione, Thomas Müller parla a UEFA.com delle possibilità della sua squadra nei quarti contro il Porto.
Contenuti top media
Corpo articolo
Capocannoniere dell'FC Bayern München in UEFA Champions League in questa stagione, Thomas Müller parla a UEFA.com delle possibilità della sua squadra nei quarti contro l'FC Porto, e delle qualità che hanno reso il 25enne un attaccante così pericoloso.
UEFA.com: Quanto può rendervi la vita difficile il Porto?
Thomas Müller: anche il Porto ha vinto il suo girone, lo stesso in cui c'era lo Shakhtar, quindi è un gradino sopra. Penso che abbia molti giocatori che amano tenere il pallone. I loro giocatori sono veloci e abili, quindi dobbiamo fare attenzione. Ovviamente, penso che siamo i favoriti vista la prestazione della nostra squadra nella scorsa stagione e vista la nostra rosa, ma in ogni caso non sottovalutiamo affatto il Porto. Vogliamo giocare una grande gara.
UEFA.com: Pensi che il vostro atteggiamento mentale cambi quando raggiungete la fase a eliminazione diretta?
Müller: Ovviamente senti maggiormente la pressione. Sai che ogni errore può essere decisivo; non puoi rimediare agli errori molto facilmente. Ogni gara di ritorno è una partita a eliminazione. Se il risultato non è quello giusto, è finita. Nella fase a gironi è importante iniziare bene ma poi diventa più facile. Puoi correggere un errore, puoi sperare fino alla fine. In ogni caso, nella fase a eliminazione diretta non hai molto tempo. Ci sono in palio cose più grosse.
UEFA.com: Il tuo grande punto di forza come attaccante è essere al posto giusto nel momento giusto, sei d'accordo?
Müller: La maggior parte dei miei gol arriva negli ultimi 16 metri, quindi significa essere ben posizionati in area di rigore, ma quello che conta non è solo il movimento che fai ma anche il cercare delle situazioni nelle quali poter essere pericoloso. I tifosi magari non notano i cinque tentativi fermati all'ultimo da un difensore, o i movimenti e i passaggi fatti da te o dal centrocampista. Frank Ribéry ha un movimento incredibile quando dribbla, vederlo correre con il pallone per cinque secondo spesso impressiona di più rispetto a me che finalizzo.
UEFA.com: Josep Guardiola vi fa fare molto allenamento extra sul posizionamento. E' una cosa che si può imparare o è istintivo?
Müller: Direi che all'80% non dipende dalla fortuna. Da difensore non ti piace mai quando hai un attaccante dietro di te, perché lo perdi di vista. Ed è il momento in cui diventa pericoloso. L'obiettivo è stare dietro il difensore ed evitare il fuorigioco. Ma essere al posto giusto non dipende sempre dalla pianificazione, certe volte 'senti' che il difensore può perdere palla ad esempio.