La Juve è tornata tra le grandi, ecco come
giovedì 23 aprile 2015
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La Juventus approda in semifinale di UEFA Champions League per la prima volta dal 2002/03; Paolo Menicucci di UEFA.com ci spiega come la Vecchia Signora è tornata a essere grande.
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Tornata in semifinale di UEFA Champions League per la prima volta dalla stagione 2002/03, la Juventus è protagonista di una stagione esaltante; UEFA.com prova a spiegare i segreti della Vecchia Signora.
L'approccio rilassato di Allegri
Quando l'estate scorsa è passato alla Juventus, pochi pensavano che Massimiliano Allegri potesse fare bene come il suo predecessore Antonio Conte, vincitore di tre scudetti consecutivi. Finora, però, l'ex tecnico dell'AC Milan non lo ha fatto rimpiangere: i bianconeri non solo hanno conquistato un posto tra le migliori quattro d'Europa, ma staccano anche la diretta inseguitrice in campionato di ben 15 punti e sono in finale di Coppa Italia.
Se lo spirito guerriero di Conte, 'noi contro tutti', è stato molto utile in Serie A, l'approccio più rilassato di Allegri verso le grandi sfide sembra fruttare di più in Europa. "Ci ha dato tanta calma - ha raccontato recentemente Pirlo -. Il mister non dà troppa importanza alle singole partite; ne ha fatte molte in Champions League con il Milan e questo ci è stato di grande aiuto. Ci ha trasmesso fiducia dopo le prestazioni meno positive degli ultimi anni".
Modulo flessibile
Conte ha portato la Juve al successo con il 3-5-2, mentre Allegri è stato più flessibile nella scelta dei moduli. Dopo aver iniziato con ilo schema del tecnico leccese, a novembre è passato al 4-3-1-2 per sfruttare meglio Pirlo, Paul Pogba, Arturo Vidal e Claudio Marchisio. Gli infortuni a metà campo e il ritorno di Andrea Barzagli non hanno implicato ulteriori stravolgimenti, anche se occasionalmente la Juventus è tornata all'affidabile 3-5-2: l'ultima volta al ritorno dei quarti contro l'AS Monaco FC, che è riuscito a tirare una sola volta nella specchio della porta.
Questo sistema meno rigido è molto apprezzato dai giocatori, primo fra tutti Carlos Tévez: "Con Allegri ho più libertà di movimento che con Conte. Ora gli attaccanti hanno una posizione fissa quando non abbiamo la palla, mentre quando attaccano sono più liberi. In Champions League giochiamo diversamente rispetto all'anno scorso e siamo pronti dal punto di vista fisico e mentale. Questa squadra può affrontare chiunque".
Fortezza Stadium
Lo Juventus Stadium, costruito nel 2011 e primo impianto di proprietà nella storia del calcio italiano, è diventato la fortezza dei bianconeri, che nella stagione 2013/14 hanno vinto 19 partite di campionato casalinghe su 19.
La Juve ha perso solo una volta nelle 17 gare casalinghe europee ed è attualmente imbattuta da 12. In questa edizione di UEFA Champions League ha ha battuto Malmö FF, Olympiacos FC, Borussia Dortmund e Monaco tra le mura amiche.
Una seconda giovinezza
"Alla Juve siamo come bottiglie di vino - ha commentato Patrice Evra -. Più invecchiamo e meglio è". Al ritorno dei quarti contro il Monaco, Allegri ha schierato un 11 titolare molto esperto, con un'età media superiore ai 30 anni. Evra, che ne ha 33, è stato certamente tra i migliori in campo e sembra vivere una seconda giovinezza con la maglia bianconera.
Il terzino sinistro che Pogba chiama 'zio', ha sorpreso tutti dopo il suo arrivo dal Manchester United FC. "Gli sono serviti un paio di mesi per ambientarsi, ma poi ha dimostrato il suo valore - ha commentato Allegri -. È un giocatore molto intelligente e per molti anni è stato in Inghilterra, dove il calcio è completamente diverso. Ha personalità e sta dimostrando il motivo per cui ha giocato ai massimi livelli così a lungo".
Sete europea
La Juventus, la squadra più titolata a livello nazionale, ha vinto la Coppa dei Campioni solo due volte e ha perso le ultime tre finali a cui ha partecipato. Il successo in Europa è sicuramente il traguardo più ambito, come conferma Gianluigi Buffon che non è mai riuscito a mettere le mani sul trofeo.
"Nel calcio e nella vita non bisogna mai dire 'sempre' o 'mai' - aveva commentato il portiere a UEFA.com qualche tempo fa quando in pochi credevano che la Juve potesse arrivare così lontano -. Le sorprese sono sempre dietro l'angolo e può accadere di tutto. Non mi stupirei se vincessimo la coppa, e riuscire a farlo non partendo da favoriti sarebbe ancora più bello".