Juve da battaglia, è semifinale
mercoledì 22 aprile 2015
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AS Monaco FC - Juventus 0-0 (and. 0-1)
I Bianconeri approdano in semifinale dopo 12 anni al termine di una prova di grande solidità difensiva; nel finale Pirlo sfiora il colpaccio su punizione.
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• La Juventus pareggia 0-0 sul campo del Monaco e approda in semifinale per la prima volta dal 2002/03 grazie al successo dell'andata
• I Bianconeri disputano una prova diligente in fase difensiva, correndo pochi reali pericoli, e non incassano gol in Europa per la terza gara di fila
• La chance più nitida del primo tempo è per Carlos Tévez, che sfiora il palo con una conclusione dal limite
• Nel finale di gara Andrea Pirlo scheggia l'incrocio dei pali su punizione
• Il sorteggio per le semifinali si svolgerà alle 12.00CET di venerdì a Nyon
Promossa con riserva: la Juve approda in semifinale di UEFA Champions League per la prima volta dal 2002/03 pareggiando 0-0 sul campo dell'AS Monaco FC al termine di una gara tutta contenimento e sofferenza. Missione compiuta, dunque, anche se con qualche affanno.
In avvio di gara il pressing del Monaco è feroce e la Juve si schiaccia. Andrea Pirlo e Arturo Vidal, costantemente raddoppiati, non riescono a sviluppare la manovra con la consueta efficacia, così il primo brivido non può che essere per Gianluigi Buffon: Bernardo Silva si incunea in area dalla destra e spedisce al centro un pallone al veleno, che Andrea Barzagli mette sul fondo sfiorando l'autorete.
E' il segnale che per i Bianconeri non sarà una serata facile e a ribadirlo ci prova anche Geoffrey Kondogbia, con una conclusione dalla distanza violenta, ma centrale: Buffon fa buona guardia e blocca sicuro. Il baricentro bianconero è troppo basso in questa fase, così Stephan Lichtsteiner e Patrice Evra - grande ex della serata - sono spesso costretti a fare legna in difesa, rinunciando alle proiezioni offensive.
La Juve si fa vedere per la prima volta dalle parti di Danijel Subašić dopo 25' abbondanti proprio con un taglio di Lichtsteiner, ben assistito dal destro di Pirlo, ma il portiere croato è reattivo nell'uscita e anticipa di un soffio il pendolino bianconero. Il Monaco replica con Layvin Kurzawa, che di testa non inquadra la porta su cross di Bernardo Silva.
E' un primo tempo di sofferenza per la squadra di Massimiliano Allegri, che però in coda fa registrare un guizzo di Carlos Tévez. Imbeccato da Álvaro Morata - abile nel rubare palla a centrocampo - l'argentino lascia partire un destro insidioso che termina non lontano dal palo. E' l'ultima emozione prima dell'intervallo e negli spogliatoi rientra una Juve che conferma la sua solidità difensiva, ma compie un passo indietro sul piano della personalità rispetto alle ultime uscite europee.
In avvio di ripresa Leonardo Jardim manda in campo Dimitar Berbatov per sfruttarne le ben note doti predatorie e l'assedio monegasco riprende con rinnovato vigore. Evra è subito costretto a spazzare l'area dopo un'uscita a vuoto di Buffon sugli sviluppi di una punizione dalla destra di Bernardo Silva, poi l'estremo bianconero si riscatta anticipando in maniera provvidenziale Berbatov, lanciato verso la porta da un errore di Leonardo Bonucci.
L'atteggiamento iperoffensivo del Monaco regala però alla Juve spazi invitanti per il contropiede. Morata, in campo aperto, perde l'attimo buono per servire Tévez facendo sfumare una ripartenza potenzialmente letale e poco dopo viene rilevato da Fernando Llorente. A metà ripresa la pressione della squadra di casa comincia a farsi meno continua, complice la stanchezza, e i Bianconeri respirano, pur senza avventurarsi in avanti in maniera troppo convinta.
Nel finale il Monaco non ha più le forze per cercare il gol che manderebbe la sfida ai supplementari, così è Andrea Pirlo che si guadagna il centro della scena con una punizione che scheggia l'incrocio dei pali. E' l'ultima emozione dell'incontro e al fischio finale gioia e sollievo si fondono nei festeggiamenti bianconeri. In semifinale, però, servirà un cambio di passo.