Il sogno d'infanzia di Xhaka
sabato 7 marzo 2015
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Ossessionato dalla UEFA Champions League sin da quando era un ragazzo, Taulant Xhaka sta oggi apprezzando ogni singolo istante della competizione che vedrà il suo Bailea sfidare il Porto agli ottavi.
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Con l'FC Basel 1893 impegnato negli ottavi con l'FC Porto, Taulant Xhaka sta vivendo con estrema gioia l'esperienza della UEFA Champions League – accompagnato dalla speranza di potere entrare nella storia di una competizione che ha influenzato la sua vita.
"L'ho sempre guardata alla TV e giocata alla PlayStation, e oggi ne faccio parte, è la cosa più bella che un calciatore possa immaginare. Questa sensazione ti dà un'incredibile motivazione", ha raccontato il 23enne centrocampista del Basilea.
Non soddisfatto della sola partecipazione alla competizione, Xhaka è fermamente convinto che lui e il Basilea – considerato da molti come la squadra materasso della fase a gironi – possano stupire contro il Porto. "Il nostro obiettivo deve essere la vittoria col Porto e i quarti di finale per entrare nella storia", ha raccontato il giocatore nato a Basilea che a differenza del fratello che gioca con la nazionale svizzera, ha scelto di rappresentare l'Albania. "Quella che sosteniamo è una pressione positiva, non penso sia negativa. È tutta una questione di motivazione e desiderio di dare il 200%. Il Porto ha giocatori molto rapidi, specialmente in attacco dove hanno tantissima qualità. Per questo bisogna stare molto attenti - e difendere molto bene".
Con una presenza nella fase a gironi dall'ultima volta che il Basilea ha disputato gli ottavi nel 2011/12, Xhaka ritiene che il calcio sia cresciuto da allora - quando la sua squadra venne battuta sonoramente dall'FC Bayern München –, ed è sicuro che i campioni di Svizzera oggi siano più adatti al calcio moderno. "Il calcio in generale è cambiato, i giocatori sono diventati più veloci e forti, ma ciò che conta è che noi abbiamo acquisito maggiore esperienza. Tutti gli avversari possono essere sconfitti", ha spiegato.
Xhaka, che ha disputato una stagione in prestito al Grasshopper Club Zürich, riveste oggi un ruolo chiave nella formazione da quando l'estate scorsa è arrivato l'attuale tecnico Paulo Sousa, che lo adatta con gli stessi esiti positivi sia in difesa che a centrocampo, a seconda della formazione con cui si schiera la squadra (3-5-2 o 4-4-2). "Gioco in posizioni diverse. Il mister decide dove e io obbedisco alle sue disposizioni. Possiamo dire che faccio parte dei leader della squadra, dato che sono qui da molto tempo. Sono stato ceduto in prestito per un anno, ma sono tornato. Ecco perché penso di essere uno dei senatori".
Nato come centrocampista ma progressivamente spostato in difesa, vedere la collocazione di Xhaka da terzino destro o centrocampista destro, aiuta a capire com'è schierato il Basilea. "È molto importante impostare dalla difesa. La cosa fondamentale ritengo sia il primo passaggio – devi riuscire a fare meno errori possibili. Il passaggio deve essere preciso e in difesa devi essere abile a vincere tutti i contrasti".