Lo Schalke si ispira al passato
martedì 3 febbraio 2015
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Prossimo avversario del Real Madrid negli ottavi, lo Schalke 04 ha debuttato nella competizione nel 1958, in un'edizione che ha visto i tedeschi sfidare la sorte tante volte.
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L'FC Schalke 04 è una delle squadre storiche del campionato tedesco, per cui non stupisce il fatto che l'esordio nella Coppa dei Campioni sia avvenuto nel lontano settembre 1958. Dopo aver vinto il settimo campionato in Germania, e aver superato l'Arsenal FC per 3-1 in una amichevole estiva, i Königsblauen si preparano al debutto nella competizione con cauto ottimismo.
L'ottimismo però si infrange in Danimarca. Nel turno preliminare, i tedeschi devono affrontare i campioni danesi del Kjøbenhavns Boldklub. L'andata è una doccia fredda per lo Schalke che perde per 3-0. La partita è talmente a senso unico che il miglior giocatore degli ospiti è il portiere Manfred Orzessek. "Probabilmente questa è stata la nostra peggiore partita di sempre", ammette il portiere scuotendo la testa. I tedeschi sono a un passo dall'eliminazione, ma al ritorno scende in campo uno Schalke trasformato.
I tedeschi passano subito in vantaggio per 3-0, prima che l'attaccante Erling Andersen recuperi due reti per la squadra di Copenaghen. Nonostante lo Schalke giochi in dieci per l'infortunio al ginocchio del centrale Otto Laszig, i padroni di casa si impongono per 5-2 e, in un'epoca in cui non conta ancora la regola dei gol in trasferta, si arriva alla ripetizione dell'incontro in una gara da dentro o fuori.
Nella città olandese di Enschede, lo Schalke vince 3-1 e guadagna l'accesso in quelli che sono gli ottavi di finale. Ad attendere i tedeschi adesso c'è il Wolverhampton Wanderers FC. I calciatori dello Schalke sono dei semi-professionisti, per cui la sfida con gli inglesi viene attesa con grande trepidazione. Le due squadre della Germania Ovest che in passato avevano preso parte alla competizione erano state eliminate proprio da squadre britanniche: l'SC Rot-Weiss Essen dall'Hibernian FC, e il Borussia Dortmund dal Manchester United FC.
In casa Schalke non si dormono sonni tranquilli: l'infortunio di Orzessek costringe i tedeschi a schierare titolare tra i pali il 20enne Karl Loweg. Ancora una volta lo Schalke stupisce tutti nella partita fuori casa, ma questa volta positivamente. I tedeschi dominano l'andata a Molineux – nello stadio illuminato che è stato d'ispirazione per la competizione – e passano meritatamente in vantaggio grazie alla rete del centravanti Günter Siebert.
I Lupi, guidati dal grande Stan Cullis, si buttano in avanti nel secondo tempo e, nonostante la buona prestazione del giovane Loweg, riescono ad acciuffare prima il pareggio e poi il vantaggio con la doppietta del centrocampista Peter Broadbent.
Il forcing degli inglesi sembrava avere stremato la squadra di Cullis che però crede ancora nel pari. Il passaggio magistrale del capitano dello Schalke, Berni Klodt, permette all'attaccante Willi Koslowski di siglare la rete del 2-2 a due minuti dal triplice fischio.
Nel post partita, il direttore del Wolverhampton dice: "Da oggi in poi ci sarà sempre il tutto esaurito in Inghilterra ovunque giocherà lo Schalke".
Al ritorno Cullis non può schierare Bill Slater per il rifiuto della Birmingham University, dove lavorava come lettore. Günter Karnhof, specialista della marcatura a uomo, annulla Broadbent. Heinz Kördell porta in vantaggio lo Schalke dopo un rimpallo fortunato. Siebert sfrutta un errore del portiere Malcolm Finlayson, a cui sfugge la palla dalle braccia, e segna la rete del 2-0.
I 43.000 tifosi che gremiscono il Glückauf-Kampfbahn Stadium, assistono a un secondo tempo al cardiopalma.
Dopo appena tre minuti della ripresa, Alan Jackson, schierato titolare per l'infortunio del centravanti Jimmy Murray, accorcia le distanze con un gol di pregevole fattura. Adesso i campioni d'Inghilterra sono ad appena una rete di distanza dal possibile spareggio. Ma Loweg assurge a protagonista della partita negando a più riprese il possibile gol del pari al Wolverhampton. Lo Schalke si qualifica per i quarti di finale, dove ad attenderli ci sarà il Club Atlético de Madrid.
Per la terza volta di fila, lo Schalke gioca l'andata fuori casa. In una fredda giornata invernale, con il campo zuppo di pioggia, dopo appena cinque minuti ai tedeschi viene annullata la rete del possibile vantaggio siglata dal difensore Hans Nowak. Il centrocampista Karl-Heinz Borutta, viene espulso poco dopo per un brutto fallo che i tifosi di casa giudicano intenzionale. Lo Schalke così gioca in dieci e viene travolto dall'Atlético per 3-0. Gli spagnoli hanno adesso un piede e mezzo in semifinale.
Quando al ritorno Nowak segna dopo appena 25 secondi, i tifosi dello Schalke sognano di ripetere l'impresa del turno preliminare. La difesa dei Rojiblancos, tuttavia, regge gli assalti dell'artiglieria tedesca. Poco dopo, gli spagnoli segnano il gol del pari grazie alla rete del leggendario attaccante Vavá, che l'estate precedente aveva vinto la Coppa del Mondo FIFA con il Brasile. L'avventura dello Schalke si conclude così ai quarti di finale.
Eppure i semi professionisti dello Schalke avevano fatto talmente bene al debutto in Coppa dei Campioni, che nessuno si sarebbe aspettato di attendere 42 anni per rivederli nella prestigiosa competizione europea.
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