Diego Godín ci racconta tutto
mercoledì 25 febbraio 2015
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Un 'family-man' dal carattere estremamente competitivo, ha iniziato la carriera da attaccante... il difensore dell'Atlético Madrid, Diego Godín, risponde su Facebook alle domande dei fan della pagina UEFA Champions League.
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Dedito alla famiglia e dal carattere estremamente competitivo, il difensore centrale del Club Atlético de Madrid, Diego Godín, ha parlato di sé e della sua carriera ai tifosi attraverso la pagina Facebook della UEFA Champions League.
Come procede con l'infortunio?
Diego Godín: Sto meglio e spero di poter giocare senza la maschera. Mi sono anche abituato a tenerla.
Pensi che l'Atlético possa vincere la partita?
Godín: Il nostro obiettivo è di battere il Leverkusen in Germania, ma soprattutto di segnare in trasferta. I gol fuori casa sono fondamentali nelle partite a eliminazione diretta.
In che percentuale conta la condizione fisica e il talento innato nel successo di un calciatore?
Godín: Non è facile rispondere in percentuali. Devi sicuramente avere talento nel calcio moderno, ma se non sei in ottima forma fisica, è molto difficile competere ai più alti livelli.
Qual è la tua rete migliore con la maglia dell'Atlético?
Godín: Quello al Camp Nou che ci ha permesso di vincere la Liga. Non c'è dubbio.
Qual è il segreto del successo dell'Atlético?
Godín: Lavorare ogni giorno e creare un grande gruppo con le idee chiare. Ci siamo sempre riusciti grazie al lavoro di Diego Simeone e Óscar Ortega. L'aspetto fisico è fondamentale per competere a questi livelli. Abbiamo provato a migliorare certi aspetti che ci hanno fatto crescere. La squadra è cresciuta vincendo titoli e con l'innesto di qualche giocatore di qualità.
Che tipo di allenamento fai per migliorare lo stacco di testa?
Godín: Sono allenamenti molto duri focalizzati sulla forza del salto che facciamo in gruppo e a volte individualmente. È un esercizio specifico per il mio ruolo. I centrocampisti spesso devono saltare e vincere i contrasti di testa. Un aspetto molto importante è l'intesa col giocatore che crossa. Devi essere abbastanza intelligente da capire dove andrà il pallone e cercare l'impatto giusto.
Cosa dice Simeone ai suoi giocatori, specialmente prima di affrontare avversari di spessore?
Godín: Il mister vuole la squadra sempre al top mentalmente e fisicamente, soprattutto i ragazzi che giocano di meno. Non è facile per un gruppo restare tutti concentrati e con la testa alla partita. Questa è una delle sue qualità migliori.
Il tuo momento migliore con la maglia dell'Atlético?
Godín: Il migliore di tutti è stata la vittoria del campionato nella passata stagione, ma non è facile individuarne solo uno perché tutte le partite e le vittorie dei trofei sono state indimenticabili. Non esiste sensazione migliore di quella di un lavoro ben fatto e di una vittoria.
Chi è il più competitivo in squadra?
Godín: Penso che il grande pregio di questa squadra sia proprio la competitività del gruppo. Se non fossimo così competitivi internamente, sarebbe molto difficile lottare contro le grandi squadre. Quello che succede con l'Atlético è simile a ciò che accade con l'Uruguay: se non fossimo stati competitivi, non saremmo stati in grado di giocare in Coppa del Mondo.
In che ruolo giocavi da bambino?
Godín: Ho iniziato a giocare al Rosario Club Estudiantes quando avevo appena cinque anni, sempre da attaccante. Poi a 12 anni ho giocato da numero 10 o centrocampista offensivo. E a 16 anni mi sono spostato in difesa al Club Atlético Cerro. All'inizio non mi piaceva molto perché volevo giocare in avanti, ma poi ho sistemato la posizione e mi sono appassionato al ruolo. Oggi difendere mi piace immensamente.
Che tipo di allenamento svolgi? È questa la chiave del tuo successo?
Godín: In partita giochi per come ti alleni. Noi ci alleniamo ogni giorno per competere al meglio e vincere. Penso sia questo il segreto. La preparazione fisica è fondamentale per reggere tante partite a livelli così alti, ma anche avere le idee chiare su cosa Simeone ci chiede è fondamentale. Bisogna essere un gruppo organizzato e dedito al lavoro.
Chi è il tuo compagno di squadra preferito?
Godín: È difficile ... ne ho tanti. Non sarebbe corretto nominarne soltanto uno. Ho davvero tanti amici nello spogliatoio.
Descriviti in una sola parola.
Godín: Competitivo. Non mi piace perdere in nessun ambito! Fuori dal campo, mi piacciono le piccole cose, come vedermi con gli amici per bere qualcosa o fare un barbecue. Mi piace molto stare con la mia famiglia. Amo la mia casa.
Chi è il giocatore con cui hai sempre voluto giocare?
Godín: Domanda molto bella ... Avrei sempre voluto giocare nella stessa squadra di Enzo Francescoli. Era il mio idolo quando ero piccolo.
Che sensazioni hai quando difendi i colori dell'Atleti?
Godín: Mi sento bene, felice e orgoglioso e penso di dimostrarlo ad ogni partita. Quando si ha amore, impegno e senso di appartenenza, si nota sempre in campo.
Che significa vestire la maglia dell'Atleti?
Godín: Significa volere vincere attraverso lavoro e sacrificio. Abbiamo avuto momenti felici e tristi, ma non è mai mancato l'affetto dei tifosi. Ma non parlo solo dei tifosi sugli spalti, mi riferisco anche ai dipendenti della società che lavorano ogni giorno. Anche questo è un aspetto che ti fa amare la squadra in senso ampio e ti fa sentire parte di questa grande famiglia.