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Lo Schalke non si abbatte

Nessuna squadra può ritenersi soddisfatta dopo una sconfitta casalinga per 2-0, ma alla luce del 6-1 subito la scorsa stagione contro il Real Madrid CF, lo Schalke è consapevole che le cose si stanno muovendo nella giusta direzione.

Schalke - Real Madrid: la gara in foto ©AFP/Getty Images

Raramente i tifosi applaudono la propria squadra quando perde - soprattutto quelli di Gelsenkirchen - ma la prova offerta dall'FC Schalke 04 contro il Real Madrid CF nell'andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League ha scaldato il cuore al pubblico di casa. 

Se si guarda il risultato, si potrebbe pensare - forse a ragione - che il doppio confronto è ormai orientato in maniera definitiva. Ma paragonando la sconfitta 2-0 al 6-1 subito un anno fa dallo Schalke contro le Merengues, i motivi per pensare positivo non mancano alla squadra tedesca.

Nel febbraio 2014, lo Schalke venne "affettato" dalla classe e dalla velocità di Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo; questa volta la squadra ha limitato i danni. La difesa a tre - puntellata dal neo-acquisto Matija Nastasić e protetta da uno schermo a centrocampo - ha chiuso bene gli spazi, limitando le giocate in verticale delle Merengues. Costretta ad avanzare in orizzontale, la formazione campione d'Europa ha faticato a rendersi pericolosa fino al gol del vantaggio firmato di testa al 26' da Cristiano Ronaldo su cross di Dani Carvajal.

"Siamo rimasti più bassi rispetto alla scorsa stagione", ha sottolineato Joel Matip, in chiara difficoltà nella sfida di 12 mesi fa e molto più sicuro mercoledì sera, così come capitan Benedikt Höwedes. Molto del merito, va a Roberto Di Matteo, capace di registrare al meglio  la difesa dopo il suo arrivo in ottobre. "Questa volta ci siamo fatti trovare preparati", ha aggiunto Matip.

E lo Schalke non è cresciuto solo in difesa: nelle occasioni in cui è riuscito a riconquistare il pallone, si è spinto in avanti con coraggio. Eric Maxim Choupo-Moting ha avuto modo di per mostrare le sue qualità sul palcoscenico più prestigioso e il suo atteggiamento temerario è stato lo specchio di quello dell'intera squadra.

Nonostante il gol di Ronaldo, nel primo tempo è stato Klaas-Jan Huntelaar il primo giocatore a sfiorare la rete e dopo l'uscita per infortunio dell'olandese al 33', anche il suo sostituto è andato vicinissimo al bersaglio grosso. All'esordio in UEFA Champions League a soli 19 anni, Felix Platte è arrivato a un passo dalla gioia personale al 74', quando solo la traversa ha fermato il suo bolide dal limite dell'area. 

"Siamo stati sfortunati - ha ribadito Matip -. Se il tiro di Felix fosse entrato, le cose sarebbero potute andare diversamente". Un pareggio 1-1 o una sconfitta 1-0 avrebbero reso meno ardua l'impresa dello Schalke nel ritorno di Madrid, invece la squadra di Carlo Ancelotti ha raddoppiato nel finale con un siluro di Marcelo. "Certe volte sono i centimetri a fare la differenza", ha ha ammesso con un po' di amarezza Matip.

Nel complesso, il successo è stato meritato per il Real Madrid, che come la scorsa stagione ha già ipotecato l'accesso ai quarti. Per lo Schalke, invece, si profila un'altra eliminazione agli ottavi, anche se Matip ha ribadito: "I tifosi hanno visto che abbiamo dato tutto e ci hanno sostenuti". I progressi della squadra, in effetti, sono stati evidenti sia dal campo che dalle tribune.

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