L'importanza di Torres per l'Atlético
lunedì 29 dicembre 2014
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Fernando Torres torna al suo primo club e Richard Martin di UEFA.com spiega perché il Club Atlético de Madrid non vede l'ora di riabbracciare 'El Niño' in quella che l'attaccante definisce "la mia unica casa".
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Il Club Atlético de Madrid ha annunciato il ritorno a casa di Fernando Torres.
Il 30enne ha trascorso gli ultimi quattro mesi in prestito dal Chelsea FC all'AC Milan. Il trasferimento si è trasformato a titolo definitivo, poi il suo sogno di tornare ad indossare la maglia biancorossa si è concretizzato.
L'addio era arrivato nel 2007 quando l'attaccante si era trasferito al Liverpool FC. Un emozionato Torres disse: "Spero che questo non sia un addio ma un arrivederci. Spero di tornare un giorno quando il club sarà al livello che merita". L'Atlético è campione di Spagna e finalista dell'ultima edizione della UEFA Champions League. Difficile per Torres trovare un periodo migliore per il ritorno al club a cui era arrivato la prima volta all'età di undici anni.
Aveva debuttato in prima squadra a 17 anni nel maggio del 2001 rivelandosi subito un raggio di sole per il club, all'epoca in Segunda División e forse nel periodo più scuro della sua illustre storia.
Torres è presto diventato uno dei giocatori più importanti dell'Atlético segnando 13 gol nella prima stagione in prima divisione e 19 in quella seguente. Anche se giovanissimo, Torres ha grande influenza nello spogliatoio e a 19 anni diventa capitano davanti a giocatori come Diego Simeone e Germán 'Mono' Burgos, che adesso saranno i suoi allenatori.
Ha giocato un totale di 244 con l'Atlético segnando 91 gol. Anche se non ha mai vinto trofei o giocato in Europa con i Rojiblancos, 'El Niño' era un simbolo del club quando si è trasferito a Anfield. Le parole del suo futuro compagno di squadra Koke lo confermano: "Fernando Torres è un esempio per tutti i giovani qui. Siamo tutti orgogliosi dei suoi traguardi e tutti speriamo di seguire le sue orme".
Torres ha lasciato subito il segno a Anfield e poi ha vinto UEFA Champions League, UEFA Europa League e FA Cup con il Chelsea. Ma il primo amore non si scorda mai: indossava la sciarpa dell'Atlético quando festeggiava il trionfo a Europei e Mondiali con la Spagna.
Come lui stesso ha spiegato: "Sono cresciuto come giocatore in altri stadi, ma il Calderón resterà sempre la mia unica casa”.