Wenger festeggia, Hamzaoğlu vuole crescere
martedì 9 dicembre 2014
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Mentre il tecnico dell'Arsenal festeggia la 15esima qualificazione consecutiva, il collega del Galatasaray AŞ vuole innanzitutto migliori prestazioni dalla sua squadra per "non deludere i tifosi".
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Arsène Wenger, allenatore Arsenal
Sono molto soddisfatto. Abbiamo giocato bene soprattutto in avanti, segnando dei bei gol. Sono stato costretto a sostituire Ramsey per precauzione perché aveva un problema al bicipite femorale e lo volevo per sabato, mentre Flamini aveva male al polpaccio.
Il Galatasaray ha giocato con due allenatori diversi contro di noi. All'andata schierava una difesa a tre, mentre oggi ha iniziato con un 4-2-3-1, ma siamo comunque riusciti a metterlo in difficoltà con un gioco veloce e potente. Forse siamo stati un po' troppo leggeri a metà campo nella ripresa.
È la mia 15esima qualificazione agli ottavi ed è un grande traguardo. Ora pensiamo alla Premier League e alla FA Cup e ci rivedremo a fine febbraio.
Hamza Hamzaoğlu, allenatore Galatasaray
Abbiamo subito un gol in avvio che ha spostato l'equilibrio della gara e non ci ha permesso di giocare bene. Nella ripresa siamo cresciuti e abbiamo dominato, ma non siamo riusciti a trovare il gol che ci serviva. Nonostante la sconfitta, il secondo tempo ci fa ben sperare. Sono contento dei miei giocatori e ringrazio i tifosi che sono venuti a sostenerci.
Abbiamo perso tre giocatori che l'anno scorso avevano portato il Galatasaray agli ottavi, ma la loro assenza non è la causa di questa mancata qualificazione. Ci sono altri fattori più decisivi. Dobbiamo crescere con gli attuali giocatori e rinforzarci in alcuni ruoli per guardare al futuro con ottimismo. In ogni caso, alcuni ragazzi hanno giocato meglio di quanto mi aspettassi.
Vogliamo crescere in gruppo, lavorare e diventare più forti, per vincere in campionato e in Coppa di Turchia. Non vogliamo deludere i tifosi.
Hamit Altıntop, centrocampista Galatasaray
Quest'anno non siamo stati costanti e abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle ultime due stagioni, per prestazioni e per risultati. Dobbiamo analizzare la situazione e correggere gli errori nei prossimi mesi.
A prescindere dalle ambizioni, ci sono aree da migliorare e dobbiamo accettarlo. Sia in campo che fuori, tutti hanno delle responsabilità. Se andiamo tutti nella stessa direzione, i successi prima o poi arriveranno.