Hamšík punta sul fattore San Paolo
lunedì 18 agosto 2014
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"Giochiamo in casa e dobbiamo farlo sentire all’Athletic senza troppi calcoli", spiega il capitano del Napoli alla vigilia della sfida di andata al San Paolo.
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Dentro o fuori. Perché è vero che c’è il ritorno al San Mames, ma è altrettanto vero che la qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League del SSC Napoli passerà soprattutto per il match del San Paolo.
Dentro o fuori, e allora Rafael Benítez schiererà subito tutti gli uomini migliori, compreso quel Gonzalo Higuaín tornato in Italia solo da dieci giorni dopo le fatiche del mondiale brasiliano. Sarà il Pipita a guidare l’attacco degli azzurri, a lui il compito di scardinare la difesa dell’Athletic Club. Sulle fasce agiranno José Callejón e Lorenzo Insigne, in mezzo Marek Hamšík, il capitano. E proprio lui, da buon capitano, suona la carica alla vigilia: «Siamo pronti, è una partita importante per noi, la viviamo senza tensioni e paure, ce la metteremo tutta».
L’obiettivo è una vittoria, magari senza subire gol, che possa garantire di affrontare la trasferta di Bilbao con un po’ di tranquillità in più. «Giochiamo in casa e dobbiamo far sentire all’Athletic Club questo fattore, senza troppi calcoli», spiega Hamšík, che guiderà l’assalto azzurro con la fascia di capitano al braccio. «La fascia è sempre una responsabilità - ammette il centrocampista slovacco - ma l’importante è il gruppo che deve dimostrare che può battere l’Athletic Club».
Gli spagnoli arriveranno a Napoli forti di una formazione rodata e di un precampionato brillante: «Loro sono una squadra moderna, hanno aggressività, sono baschi, si conoscono da anni e questa può essere la loro forza. Noi però possiamo giocarcela con chiunque e di questo dobbiamo essere consapevoli».
Anche l’undici di Benítez, del resto, sarà molto simile a quello che ha chiuso al terzo posto lo scorso campionato. L’unica novità è l’inserimento del francese Kalidou Koulibaly al centro della difesa, al fianco di Raúl Albiol: «Noi siamo professionisti, diamo una mano a chi arriva ma è sicuramente positivo conoscersi già bene».
Chi Hamšík conosce meglio di tutti è l’uruguaiano di ritorno Walter Gargano, compagno di squadra nei primi anni napoletani e fresco cognato, inserito a sorpresa da Benítez nella lista UEFA e in predicato addirittura di partire titolare. Soltanto all’ultimo minuto il tecnico spagnolo deciderà se puntare sulla sua voglia di riscatto o sull’affidabilità di Gökhan Inler, pure lui reduce dal mondiale. Chiunque giocherà, dovrà far diga in mezzo al campo e rilanciare gli attacchi del Napoli. Senza sosta. Perché la qualificazione passa soprattutto per la notte del San Paolo.