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Simeone si gode l'impresa

Il tecnico dell'Atlético è contento per la vittoria "tutto cuore" contro il Barcellona, mentre Gerardo Martino è amareggiato per non aver trovato il gol che avrebbe cambiato la partita.

Simeone si gode l'impresa
Simeone si gode l'impresa ©UEFA.com

Diego Simeone, allenatore Atlético
Siamo molto contenti di aver battuto una squadra che ha una grande storia. Ora siamo calmi perché sappiamo che non è finita e cercheremo di recuperare al più presto perché sabato c'è un'altra gara importante.

Nei primi 20 minuti abbiamo fatto vedere un buon atteggiamento, giocando con intensità. Poi il Barça è entrato in partita e ha avuto qualche occasione, quindi è diventato tutto più complicato.

Ai miei giocatori non servono parole per motivarli: serve solo qualcuno che dia sicurezza e che sappia tirare fuori il meglio da loro. Ammiro questi ragazzi, per l'impegno e il modo di lavorare insieme.

Adrian [López] è stato grande nel primo tempo, ha quasi segnato e si è trovato perfettamente con Koke e David Villa. Oltre che per la qualificazione, sono contento perché Adrián è tornato in forma: ora è un giocatore diverso e ci offre alternative.

Gerardo Martino, allenatore Barcellona
I risultati dicono tutto e l'Atlético ha segnato quando lo meritava. Anche noi abbiamo avuto qualche occasione e un solo gol avrebbe cambiato il corso della partita.

In alcuni momenti non siamo riusciti a fare quello che volevamo. L'Atlético ha tenuto molti giocatori nei pressi dell'area e per noi era difficile trovare spazi. Vedere uno stadio infuocato come questo è difficile in Europa, forse è più facile in Argentina. Lo stile del Barcellona è diverso da quello dell'Atlético. Abbiamo giocato come negli ultimi 10 anni, con la formula che ci ha portati al successo. Oggi c'è stata una grande differenza tra le squadre solo nei primi 20 minuti, poi siamo venuti fuori anche noi.

All'inizio la gara era perfetta per l'Atlético, con palle lunghe e rimbalzi da intercettare. Non ci è mancata intensità, ma non riuscivamo a fare quattro cinque passaggi di seguito. Pensavamo di controllare di più ma non ci siamo riusciti.

Siamo amareggiati perché avevano grandi aspettative. Ora dobbiamo parlare con i giocatori e andare avanti. Dobbiamo continuare a lottare nelle due competizioni che ci restano, il campionato e la Coppa del Re.

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