Koke gol, è estasi Atletico
mercoledì 9 aprile 2014
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Club Atlético de Madrid-FC Barcelona 1-0 (and. 1-1)
La squadra di Simeone si aggiudica con merito il derby spagnolo contro il Barcellona e dopo 40 anni torna in semifinale: decide la sfida il gol di Koke al 5'.
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Dopo 40 anni, il Club Atlético de Madrid torna in semifinale di UEFA Champions League. Al Vicente Calderón, la squadra di Diego Simeone – capolista della Liga – vince con merito il derby spagnolo contro il FC Barcelona e centra il prestigioso traguardo: è un gol di Koke dopo cinque minuti a “griffare” il successo dei Colchoneros.
Al quinto tentativo, si sfalda dunque l’equilibrio tra Rojiblancos e Blaugrana, che nei quattro precedenti stagionali avevano fatto registrare altrettanti pareggi, compreso l’1-1 dell’andata al Camp Nou. La sfida tutta argentina tra i due tecnici – Simeone e Gerardo “Tata” Martino – vede il trionfo del “Cholo”, principale artefice della stagione finora fantastica dell’Atletico Madrid. Il Barcellona, apparso sotto tono e inferiore agli avversari, per la prima volta dopo sei sei edizioni abbandona la UEFA Champions League prima delle semifinali.
Diego Costa non riesce a recuperare da un problema alla coscia e il bomber dell’Atletico Madrid non va nemmeno in panchina, così come Arda Turan. Adrián López parte dal 1’, mentre Raúl García - squalificato al Camp Nou - torna dall'inizio per i padroni di casa. Il Barcellona opera un cambio rispetto alla formazione dell’andata, con Marc Bartra che sostituisce l'infortunato Gerard Piqué al centro della difesa. Andrés Iniesta - che inizia a centrocampo – festeggia la 500esima presenza in maglia in Blaugrana.
Al Calderón la prima conclusione della partita è di Lionel Messi, che calcia di sinistro dal limite dell’area ma manda alto. Il primo tempo però è nel segno dell’Atletico, che dopo cinque minuti è già avanti. Adrián López colpisce un clamoroso palo, ma i Colchoneros tengono viva l’azione: l’ex David Villa sul versante opposto crossa in area, lo stesso Adrián López fa la sponda sul secondo palo dove è appostato Koke che insacca.
Il primo gol in UEFA Champions League del centrocampista non placa la foga della squadra di Simeone, che centra altri due legni, entrambi con il “Guaje” Villa. In mezzo c’è la chance per Messi, che salta indisturbato sul cross di Daniel Alves ma da due passi mette a lato di testa. Al 24’ si fa vedere Neymar, che con un’incredibile giocata di suola – stile futsal – si libera con un tunnel del portoghese Tiago: il cross del brasiliano smarca Messi, che non trova la correzione vincente.
I ritmi – era inevitabile – calano, ma il Barça vuole il pareggio. Iniesta prova senza eccessiva convinzione a impensierire Thibaut Courtois, mentre poco prima dell’intervallo Cesc Fàbregas reclama un rigore in area ma l’arbitro non ritiene di dover intervenire. Anche a inizio ripresa i Blaugrana del “Tata” Martino mantengono il pallino del gioco. In avvio Xavi Hernández inventa una verticalizzazione per Neymar, ma Courtois sceglie benissimo il tempo dell’uscita e sventa la minaccia.
Poco dopo lo stesso Xavi svetta di testa sul cross di Dani Alves ma manda a lato. Arrivano i primi cambi: nel Barcellona Alexis Sánchez prende il posto di Fàbregas, mentre Simeone richiama Adrián López e inserisce Diego, a segno all’andata. Il brasiliano ex Juventus ha subito una grande chance, ma José Manuel Pinto, sostituto dell’infortunato Víctor Valdés, gli dice di no.
Con il passare del tempo crescono le convinzioni dell’Atletico Madrid, le cui ripartenze si fanno sempre più ficcanti. Capitan Gabi, dopo il duetto con Villa, può calciare da dentro l’area, Pinto va dalla parte sbagliata ma riesce a parare con il piede. Il “Tata” Martino decide il secondo cambio e getta nella mischia anche Pedro Rodríguez, che rimpiazza Iniesta. I Blaugrana sfiorano il pari al 78’: sul cross di Sánchez, l’avvitamento in tuffo di Neymar è splendido ma il pallone esce di pochissimo.
Nel recupero, ancora un'occasione per l'Atletico Madrid con Cristian Rodríguez - in campo al posto di un esausto Villa - ma Pinto dice di nuovo no. Il fischio finale di Howard Webb scatena la gioia della squadra di Simeone: i Colchoneros ora sognano in grande, per il Barça di Messi la delusione è fortissima.