Brivido Stamford Bridge per Drogba
sabato 15 marzo 2014
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L'attaccante ivoriano torna per la prima volta da avversario nello stadio in cui ha giocato per otto anni con la maglia del Chelsea. "Sarà bello, ma non so davvero che reazione emotiva avrò", ha confidato.
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Quando un calciatore affronta una sua ex squadra è un'esperienza spesso particolare. Ma la prima volta di Didier Drogba da avversario sul campo del Chelsea FC è un evento speciale.
Drogba aveva già segnato diversi gol pesanti negli otto anni trascorsi a Stamford Bridge prima di realizzare il gol del pareggio nella finale della UEFA Champions League 2012 contro l'FC Bayern München e, poco più tardi, di trasformare il rigore decisivo che gli ha regalato il decimo titolo con il club e al Chelsea il trofeo più importante della sua storia. Dopo una breve parentesi in Cina si è trasferito al Galatasaray AŞ ed è con la squadra turca che si presenterà a Londra per il ritorno degli ottavi di finale dopo l'1-1 dell'andata.
Il 35enne attaccante ivoriano ha parlato con UEFA.com dell'emozione di affrontare il club con cui ha segnato 157 gol, della sua intesa con Wesley Sneijder e della partita incredibile contro la Juventus nella fase a gironi.
UEFA.com: Cosa hai provato quando hai saputo che saresti tornato a Stamford Bridge?
Drogba: Spero che il Galatasaray si qualifichi, ma posso permettermi di dire che riceverò un'accoglienza calorosa. Conosco i tifosi del Chelsea. Siamo legati da un rapporto speciale. Sarà bello ritrovarli, non vedo l'ora.
UEFA.com: Hai parlato con José Mourinho dopo il sorteggio?
Drogba: Ci siamo scambiati un paio di messaggini. Mi ha detto: "E' il tuo momento. Goditelo!”. Tutto qui, molto semplice. E io l'ho ringraziato.
UEFA.com: Vi siete guadagnati questa sfida contro il Chelsea battendo la Juventus al termine di un confronto durato due giorni...
Drogba: E' stata una partita epica. Abbiamo iniziato a credere di poter battere la Juventus all'andata [a Torino], dove abbiamo pareggiato 2-2. Abbiamo segnato per primi, poi loro hanno segnato e sono passati in vantaggio, ma alla fine li abbiamo raggiunti. In casa speravamo di ottenere un buon risultato. Non sapevamo quello che ci aspettava quanto a condizioni climatiche. Il terreno di gioco non era in un buono stato per tutte e due le squadre. Abbiamo vinto sfruttando l'occasione che abbiamo avuto.
All'inizio non era nemmeno neve, era grandine. Grossi pezzi di ghiaccio che venivano giù. Dopo cinque minuti non vedevamo la palla, diventava pericoloso, bisognava giocare con gli occhi chiusi per non rischiare che la grandine finisse negli occhi o la inalassimo. Ho scambiato qualche parola con [Gianluigi] Buffon e abbiamo detto all'arbitro che era difficile continuare in quelle condizioni.
UEFA.com: Avete fatto un pupazzo di neve?
Drogba: Avremmo potuto prendere Sneijder e ricoprirlo di neve, perché no...
UEFA.com: Quel risultato vi ha dato la convinzione di poter battere qualsiasi squadra?
Drogba: Forse non qualsiasi squadra, ma quella partita ci ha dato fiducia, ci ha dimostrato che se siamo concentrati e in forma possiamo mettere in difficoltà le grandi squadre. Lo abbiamo già fatto la scorsa stagione contro Real Madrid e Schalke. Cercheremo di fare ancora meglio quest'anno.
UEFA.com: Dopo quella partita hai festeggiato con Sneijder...
Drogba: Con Wesley ho un rapporto speciale. Abbiamo giocato spesso l'uno contro l'altro, ma ci siamo sempre rispettati e siamo veri amici. Sono stato felice di avere fatto la sponda per il suo gol. Avevamo fatto una scommessa. Aveva detto che avrebbe segnato due gol. Ero felice che avesse segnato il gol qualificazione, ma gli ho detto che un solo gol non bastava!