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Simeone applaude l'Atlético guerriero

Mentre Diego Simeone festeggia una serata "da ricordare" per l'Atlético Madrid e si prepara ai quarti di finale, Clarence Seedorf lamenta una mancanza di combattività da parte del Milan nel secondo tempo.

Simeone applaude l'Atlético guerriero
Simeone applaude l'Atlético guerriero ©AFP/Getty Images

Diego Simeone, allenatore Atlético
Lo stadio era bellissimo, è stata veramente una serata da ricordare. Abbiamo iniziato il primo tempo meglio di loro e sembrava che la partita fosse subito sotto controllo dopo il primo gol, ma poi hanno pareggiato. Sapevo che il Milan può complicarti la vita perché ha giocatori come Ignazio Abate, Kaká e Mario Balotelli, ma i miei giocatori erano al massimo nel secondo tempo.

Solo sul terzo gol mi sono rilassato un po'. Ora dobbiamo aspettare e vedere chi ci capiterà al prossimo turno. Oggi è stata una giornata importante per la squadra. Sono contento del risultato, è storico. In campo ho dei veri guerrieri.

Per noi è un bel momento, ma cerco di non pensarci troppo e di non farmi trascinare dall'entusiasmo, anche se aspettavamo da un po'. I quarti di finale saranno difficilissimi. Dobbiamo recuperare e continuare a lavorare con tranquillità. È un lavoro per tutti, da quelli che scendono in campo a ogni persona che lavora per questa società. Dobbiamo continuare sulla stessa strada.

Clarence Seedorf, allenatore Milan
Psicologicamente siamo sempre in difficoltà quando passiamo in svantaggio e stasera è successo di nuovo. Nel primo tempo abbiamo preso un gol quasi subito. Siamo riusciti a reagire e dopo qualche minuto abbiamo pareggiato. Dopo il nostro gol stavamo controllando la gara, ma l'Atlético ha raddoppiato ed è stato un duro colpo per i ragazzi, che non sono riusciti a reagire una seconda volta.

Nel secondo tempo ci è mancata la combattività che serve in partite come questa. Abbiamo giocato prevalentemente nella nostra metà campo, senza creare troppo in attacco. Sono deluso da questa prestazione.

In spogliatoio abbiamo analizzato la situazione. La UEFA Champions era un obiettivo importante per noi. Ora dobbiamo trovarne altri sino alla fine del campionato. Mancano 11 partite e non possiamo gettare al vento quanto di buono abbiamo fatto.

All'andata abbiamo giocato bene e stasera abbiamo dimostrato che la qualificazione era ancora possibile. I giocatori sono sempre molto tristi quando perdono, specialmente in Champions League. Il mio compito è tenerli su di morale, in modo che possano dare tutto fino al termine della stagione.

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