Sir Alex ricorda il '99: Impossibile fare meglio

Il sorteggio per i quarti di finale di UEFA Champions League ha abbinato il Manchester United FC all'FC Bayern München, riportando alle mente i ricordi di una storica sfida giocata 15 anni fa.

Tutti e nove i precedenti tra le due squadre hanno avuto come palcoscenico la principale competizione continentale per club e fra questi il più famoso è la finale del 1999, quando la squadra di Sir Alex Ferguson andò a bersaglio due volte al 90' grazie ai subentrati Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjær rendendo vano il gol di Mario Basler in apertura e centrando così un tris di successi senza precedenti per una squadra inglese.

UEFA.com ha incontrato l'ex tecnico dello United – ora Ambasciatore Tecnico UEFA – che nell'arco delle sue 27 stagioni all'Old Trafford è stato artefice di numerose rimonte mozzafiato di cui quella di Barcellona è forse la più straordinaria.

"Non avremmo potuto fare di meglio perché non abbiamo lasciato modo agli avversari di controreplicare - ha spiegato Sir Alex -. Fare qualcosa di così speciale proprio all'ultimo istante è stato straordinario. Non fu un caso, perché la squadra ci era già riuscita altre volte durante la stagione. C'erano una grande voglia di vincere, un grando spirito di squadra e un grande carattere. Meritammo di vincere perché non avevamo mai smesso di crederci".

Sir Alex consola Ottmar Hitzfeld dopo la finale '99©Getty Images

E il fatto che quello United fosse famoso per simili imprese non è certo un'invenzione. Sir Alex non conosceva il significato del termine sconfitta e amava rischiare. Preferiva giocarsela fino all'ultimo e spingere l'intera squadra in avanti piuttosto che accettare supinamente il verdetto del campo.

"Alcuni dei momenti più belli che ho vissuto allo United sono arrivati nell'ultimo quarto d'ora di gara, non c'è alcun dubbio - ha ribadito Sir Alex -. Quando sei sotto 1-0 o 2-1 non c'è più motivo di essere prudenti e di adottare la tattica prestabilita, perché significa che nei primi 75 minuti non ha funzionato. Conviene rischiare e attaccare con qualche uomo in più. E' ciò che facemmo in quella finale contro il Bayern Monaco con Solskjær, [Andrew] Cole e Sheringham".