La voglia matta di Supermario
martedì 18 febbraio 2014
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"Pur di vincere la Champions giocherei anche in porta". Alla vigilia della sfida contro l'Atlético, Mario Balotelli non nasconde la sua fame d'Europa. Per la gioia di Clarence Seedorf, allenatore e "fratello".
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Dalle "lacrime napulitane" del San Paolo, ai sorrisi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Club Atlético de Madrid, passando dal siluro contro il Bologna FC che ha regalato tre punti d'oro all'AC Milan. C'è tutto Mario Balotelli in queste tre immagini, i mille volti del talismano a cui i Rossoneri si aggrappano nella loro corsa in UEFA Champions League.
Concessosi ai media prima del rendez-vous con i Colchoneros, circostanza quanto mai rara, Supermario è apparso ottimista e fiducioso in vista della sfida, evidentemente ringalluzzito dalla svolta "global" legata all'approdo in panchina di Clarence Seedorf, indicato dallo stesso Balotelli come un "fratello". La figura di riferimento ideale, probabilmente, per fare compiere anche al bomber azzurro il definitivo salto di qualità.
"Clarence, in qualche modo è ancora un calciatore nella testa - ha spiegato Balotelli -. Questo ci consente di parlare con lui e di esprimere opinioni, tutto diventa più facile. Mi sento più sereno. Non posso dire che sia come un papà, perché così lo offenderei, diciamo piuttosto un fratellone".
Rapporto aperto con il Mister, dunque, che porta Balotelli anche a fare i conti con se stesso e con il suo ruolo. "Non so se posso definirmi un campione e di certo non mi interessa - sottolinea l'attaccante -. Credo di essere un bravo calciatore e una pedina importante in questa squadra. So di essere un centravanti, ma per vincere la Champions sono disposto anche a giocare in porta".
Forse l'immagine di Supermario tra i pali con i guantoni potrebbe far sorridere qualcuno, ma è significativa di quanto la UEFA Champions League sia centrale nei pensieri del bomber rossonero, che non fa certo mistero della sua voglia matta di tornare protagonista sul palcoscenico continentale
"Sono contento di esserci, perché l'anno scorso guardavo la Champions dalla tribuna - spiega Balotelli -. Voglio dare una mano in più, aiutare il gruppo. L'impegno sarà lo stesso che metto in campionato, ma l'atmosferà sarà diversa e spero che ci darà quella forza in più di cui abbiamo bisogno".
Una piccola annotazione statistica in coda. "Non ho mai segnato contro squadre spagnole, questa sfida mi darà una motivazione in più - ha aggiunto l'attaccante, espandendo poi il concetto in termini più ampi -. Vorrei cominciare a livello di club per poi proseguire anche con la nazionale. Certo, la Spagna è difficile da battere, ma si potrebbe cominciare da qui". L'Atlético è avvertito.