Van Persie mette Lisbona nel mirino

Robin van Persie è uno dei bomber più temuti d’Europa: alla seconda stagione al Manchester United FC, il nazionale olandese mette nel mirino il trofeo più ambito.

Van Persie ha già assaggiato il trionfo europeo con il Feyenoord che vinse la Coppa UEFA del 2002, mentre era rimasto in panchina quando l’Arsenal FC perse contro l’FC Barcelona la finale di UEFA Champions League 2005/06. Adesso, all’apice della carriera, punta deciso alla finale di Lisbona.

"Sarebbe il massimo per me”, spiega Van Persie, che ha segnato 24 gol in 65 partite di UEFA Champions League. "Ovviamente è un trofeo che molti giocatori non riescono mai a vincere; o che si riesce a vincere una volta se si è molto fortunati. Qualche altro giocatore l’ha vinto più di una volta, ma di certo non si tratta di un trofeo che si vince ogni anno.

"Vince solo una squadra, ed è molto difficile riuscirci. Ogni anno sembra più difficile vincerla, perché le squadre migliorano sempre. E’ sempre più difficile conquistare ciò che tutti vogliono”.

Van Persie vanta 81 presenze con la nazionale olandese oltre a 240 in Premier League ma crede che la decisione di lasciare Rotterdam per l’Inghilterra a 20 anni sia stata decisiva per la sua carriera.

"Trasferirmi in Inghilterra è stata la cosa migliore che mi potesse capitare perché sono uscito presto dalla mia zona comoda, sono andato lontano dalla mia bella e accogliente città dove avevo famiglia e amici, e tutto era al suo posto”, spiega Van Persie. "All’improvviso 'bang', ti trovi in un paese diverso, sei da solo e devi adattarti. Tutto ciò mi ha reso più duro, e più concentrato nel cercare di raggiungere i miei obiettivi. Mi ha fatto capire che ero io ad aver la maggiore influenza sulla mia carriera, nessun altro”.

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