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La UEFA conclude le indagini sull'Arena Khimki

La UEFA ha concluso le indagini volte ad accertare i motivi del mancato utilizzo nella sfida della scorsa settimana tra CSKA Mosca e Manchester City del protocollo in tre fasi da adottare in caso di episodi discriminatori.

La UEFA ha condotto l'indagine, richiesta dal Presidente UEFA Michel Platini, per capire la ragione per cui il protocollo in tre fasi utilizzato abitualmente per gestire episodi a sfondo discriminatorio non sia stato utilizzato nella gara di UEFA champions League della scorsa settimana tra PFC CSKA Moskva e Manchester City FC.

L'indagine è stata condotta separatamente dall'inchiesta sul caso in qustione e le decisioni sono state comunicate alla Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA. L'indagine si è basata sulla relazione dei numerosi ufficiali presenti sul luogo, sull'analisi di contributi audio/video e sulle dichiarazioni di numerose persone coinvolte nella gestione dell'evento. La conclusione è che il protocollo in tre fasi non è stato utilizzato.

Al 54' della sfida, l'arbitro romeno Ovidiu Haţegan ha fermato il gioco per assegnare un calcio di punizione ed ammonire un giocatore del CSKA. A gioco fermo, il direttore di gara è stato avvicinato dal capitano del City Yaya Touré, che si è lamentato per i cori razzisti intonati nei suoi confronti dai sostenitori di casa. L'arbitro e l'assistente supplementare posizionato da quel lato del campo hanno testimoniato il comportamento inappropriato di un piccolo gruppo di tifosi.

Il direttore di gara ha immediatamente chiesto al quarto ufficiale di richiedere un annuncio rivolto al pubblico e il venue director (l'ufficiale UEFA responsabile delle operazioni logistiche), che non aveva udito personalmente i cori, non ha attivato la procedura. Dal momento che i cori non sono proseguiti, l'arbitro ha quindi deciso di far riprendere la partita con la battuta del calcio di punizione.

La conclusione dell'indagine è dunque che l'arbitro ha correttamente dato il via alla prima fase della procedura richiedendo un annuncio rivolto al pubblico, mentre il venue director, seppur in buona fede, ha agito in maniera errata causando la mancata attivazione della prima fase della procedura standard decisa dal direttore di gara.

Il venue director UEFA all'Arena Khimki è stato sollevato dal suo incarico.

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