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Esordi da ricordare in Champions League

In attesa di una schiera di volti nuovi pronti ad assaporare la UEFA Champions League per la prima volta questa settimana, UEFA.com rivive alcuni esordi memorabili nel torneo.

Wayne Rooney firma una tripletta all'esordio europeo con il Manchester United nel 2004
Wayne Rooney firma una tripletta all'esordio europeo con il Manchester United nel 2004 ©Getty Images

Con campioni del calibro di Neymar, Fernando Llorente e Marquinhos, in procinto, forse, di assaporare la UEFA Champions League per la prima volta questa settimana, UEFA.com volge lo sguardo ad alcuni esordi indimenticabili nel torneo. Da autori di triplette a marcatori di gol straordinari, molti calciatori si sono fatti una reputazione all'esordio nel torneo, e molti altri cercheranno di fare altrettanto questa settimana.

Tony Watt, Celtic FC - FC Barcelona 2-1 (2012/13)
Si respira un clima di grande attesa al Celtic Park quando arriva il Barça di Tito Vilanova per giocare la partita della fase a gironi. I Bhoys avevano festeggiato il 125esimo anniversario il giorno precedente. Un club il cui blasone si è forgiato nella competizione europea vive un altro momento memorabile grazie al 18enne Watt. Con il Celtic in vantaggio a sorpresa all'intervallo, il giovane attaccante entra in campo al 72'. Il Barcellona ha già colpito due legni. Undici minuti dopo il suo ingresso in campo, Watt aggancia un lancio lungo dalle retrovie, supera in velocità i difensori avversari e firma un gol che regala alla squadra di Neil Lennon la vittoria entrando di diritto nella storia del club.

Gennaro Bracigliano, FC Internazionale Milano - Olympique de Marseille 2-1 (2011/12)
Bracigliano, professione portiere, deve avere pensato che la sua ribalta in UEFA Champions League non sarebbe mai arrivata. Osserva dalla panchina il titolare Steve Mandanda fino agli ottavi di finale del Marsiglia e nella sfida contro l'Inter. Si dice che la pazienza sia la virtù dei forti. Bracigliano deve attendere il 95' della sfida di ritorno a Milano per esordire, facendo in tempo a diventare l'eroe del Marsiglia. Bracigliano entra in occasione di un calcio di rigore che costa l'espulsione a Mandanda. Nonostante il rigore venga trasformato, fa in tempo a sfoderare diverse parate eccellenti nell'ultimo pazzo minuto della partita che consentono alla sua squadra di qualificarsi in virtù della regola dei gol segnati in trasferta ed a lui di entrare nel cuore dei tifosi del Marsiglia.

Juan Culio, AS Roma - CFR 1907 Cluj 1-2 (2008/09)
Poco si conosceva dei campioni di Romania quando sono entrati nel torneo per la prima volta, e ancora meno ci si attendeva da loro. Il tecnico Maurizio Trombetta sfrutta a proprio favore il relativo anonimato della sua squdra nella difficile trasferta contro la Roma, che avrebbe avuto come protagonista Culio. Tutto procedeva come da copione quando Christian Panucci porta in vantaggio i giallorossi al 17', ma il centrocampista argentino ribalta il risultato pareggiando poco più tardi e segnando al volo il gol-partita dopo l'intervallo. Resterà l'unica vittoria del club in quella fase a gironi, ma grazie a Culio l'esordio in UEFA Champions League resterà per sempre un ricordo grato.

Thomas Müller, FC Bayern München - Sporting Clube de Portugal 7-1 (2008/09)
"Il Bayern ha un nuovo Müller", titola entusiasta un giornale all'indomani dell'ampio successo negli ottavi di finale a cui contribuisce nel finale questo 19enne, il cui nome fa correre indietro ai giorni di gloria del club in cui il prolifico Gerd Müller vinceva tre titoli consecutivi con il club. Thomas non eguaglierà mai il numero di gol di Gerd, ma potrebbe sorpassarlo quanto a trofei conquistati. E l'inizio è di quelli scoppiettanti. Sebbene la sfida fosse già vinta al momento del suo ingresso in campo, Müller dimostra subito di avere energia da vendere e fiuto del gol andando a segno al 90'. Un fiuto che dimostra di nuovo nella finale persa nel 2011/12, mentre il lavoro di sacrificio profuso è una delle chiavi del succeso nell'edizione 2012/13.

Roberto Soldado, Real Madrid CF - Olympiacos FC 2-1 (2005/06)
Difficile immaginare un esordio più da favola di quello del nazionale spagnolo. Ancora senza presenze in nessuna competizione con il club nel quale militava dall'età di 14 anni, Soldado aveva assistito dalla panchina alla sconfitta del Real Madrid per 3-0 nella gara inaugurale contro Olympique Lyonnais. Gli spagnoli sembrano destinati a restare senza vittorie anche nella gara successiva, bloccati dai campioni di Grecia a pochi minuti dalla fine. Soldado fa il suo ingresso in campo in un Santiago Bernabéu gremito al 79' e quattro minuti dopo il suo ingresso in campo irrompe di testa su un cross di David Beckham e si avventa sulla respinta per segnare il suo unico gol con il Real Madrid prima di lasciare il club. Un gol da ricordare.

Karim Benzema, Olympique Lyonnais - Rosenborg BK 2-1 (2005/06)
Gli inizi di Karim Benzema in UEFA Champions League lasciano presagire quello che sarebbe stato, con l'attaccante a segno dopo appena 33 minuti dal suo esordio a 17 anni. Dopo avere lasciato il segno con la Francia nel Campionato Europeo Under 17 UEFA, il tecnico Gérard Houllier avvisa la squadra: "Occhio a questo ragazzo, vi toglierà il posto”. Il giovane attaccante dimostra che il tecnico ci ha visto giusto quando, schierato nell'ultima partita del Gruppo F, calcia di poco al lato prima di andare a segno. Benzema va vicino al gol altre tre volte, ma il portiere del Rosenborg Espen Johnsen si oppone con bravura, prima di lasciare il campo al 90' tra gli applausi del pubblico. La prima di una lunga serie di standing ovation che riceverà allo Stade de Gerland.

Wayne Rooney, Manchester United FC - Fenerbahçe SK (2004/05) 6-2
Precoce talento esploso con la maglia dell’Everton FC e messosi in luce con l'Inghilterra a UEFA EURO 2004, la pressione sul 18enne sarebbe certamente cresciuta dopo il suo costoso trasferimento allo United nel settembre 2004. Una pressione, tuttavia, gestita con disinvoltura da Rooney, autore di una tripletta contro i campioni di Turchia all’esordio sul palcoscenico della Champions League. Già in vantaggio di un gol, i Red Devils replicano proprio con il baby-prodigio, a segno più tardi ancora con una precisa conclusione dalla distanza e successivamente con un magistrale calcio di punizione. Solo le prime di tante prodezze che avrebbero scatenato l'entusiasmo dei tifosi a Old Trafford.

Giourkas Seitaridis, Panathinaikos FC - Manchester United FC 1-1 (2000/01)
Per sorprendere un allenatore con l’esperienza di Sir Alex Ferguson serve indubbiamente qualcosa di straordinario, ma nell'impresa c'è riuscito Giourkas Seitaridis. «Chi è questo Giourkas?", avrebbe domandato Sir Alex osservando il nome del 19enne, acquistato dal PAS Giannina FC, sulla distinta. Un nome che lo scozzese non avrebbe certamente dimenticato a fine gara: al 25', infatti, sugli sviluppi di una punizione calciata da Goran Vlaović e respinta dalla difesa, Seitaridis lascia partire un bolide da 25 metri che trafigge l’esperto portiere Fabien Barthez scatenando il delirio allo stadio OAKA Spiros Louis. Anche se Paul Scholes avrebbe salvato i campioni dell’edizione 1998-1999, nulla potrà mai cancellare l’indimenticabile perla di Seitaridis.

Faustino Asprilla, Newcastle United - FC Barcelona (1997/98) 3-2
L’avversario non poteva essere più temibile all’esordio del club sul palco più prestigioso d’Europa, ma la sontuosa prestazione dell’attaccante Asprilla regala ai Magpies una serata da incorniciare. Il colombiano, che aveva già sollevato la Coppa delle Coppe UEFA e la Coppa UEFA con il Parma FC senza mai giocare la UEFA Champions League, abbatte i blaugrana sfoderando una strabiliante tripletta. La squadra di Kenny Daglish passa in vantaggio dal dischetto con il colombiano che buca altre due volte la rete avversaria grazie due precisi colpi di testa nei primi 49 minuti di gara. L'ammutolito Barcellona reagisce troppo tardi segnando due reti nella ripresa, senza rubare la scena al scintillante esordio di Asprilla.

Bernd Hobsch, SV Werder Bremen - FC Dinamo Minsk (1993/94) 5-2
La sua ascesa dalla seconda divisione tedesca fino alla UEFA Champions League è stata vertiginosa. Grazie ai 15 gol segnati con  il VfB Leipzig nella stagione 1992/93, l’attaccante il trasferimento a Brema, dove vince il titolo di Bundesliga centrando la qualificazione in UEFA Champions League. Nel giorno del suo debutto nella competizione a Hobsch bastano solo 26 minuti per sbloccare il risultato contro i bielorussi, ripetebdosi solo sei minuti dopo con un altro centro. Dopo il perfetto assist a Wynton Rufer , l’attaccante cala il tris in un’ora sola di gioco. Il werder avrebbe fallito la qualificazione ma Hobsch si sarebbe reso protagonista con altri due centri, guadagnandosi l’esordio in nazionale quella stessa stagione.