Klopp spiega la filosofia Dortmund
mercoledì 4 settembre 2013
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Dopo essere arrivato a un soffio dalla vittoria nella finale di maggio, Jürgen Klopp è pronto a ripartire e a UEFA.com dice: "Il Borussia Dortmund non gioca solo per il risultato, il Borussia Dortmund è un'esperienza".
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A un solo minuto di distanza dal vedere il suo Borussia Dortmund portare la finale di UEFA Champions League ai supplementari a maggio, Jürgen Klopp è ora pronto per ricominciare la corsa verso il gradino più alto d'Europa.
Dopo due titoli di Bundesliga consecutivi Klopp ha portato la sua squadra fino a Wembley lo scorso maggio e ha guadagnato molti amici e ammiratori da allora - la resurrezione del club e la sua personalità hanno conquistato molti tifosi.
La stagione 2012/13 del Dortmund – iniziata in un girone che comprendeva Real Madrid CF, poi sconfitto in semifinale, AFC Ajax e Manchester City FC e continuata con una rimonta emozionante nei quarti di finale contro il Málaga CF – si è chiusa per mano dell'FC Bayern München. In ogni caso il Dortmund è ora considerato un serio contendente per il titolo per la prima volta dopo il trionfo del 1997.
Il 46enne Klopp ha parlato a UEFA.com a proposito della scorsa stagione, della sua filosofia calcistica e degli obiettivi del Dortmund per il 2013/14 – con SSC Napoli, Olympique de Marseille e FC che lo attendono in un altro girone impegnativo.
UEFA.com: Cosa le è rimasto più impresso della scorsa stagione?
Jürgen Klopp: Ci sono stati momenti indimenticabili, come nelle gare contro Málaga e Real Madrid. Nella fase a gironi siamo stati incredibili. Abbiamo giocato alcune partite fantastiche. Per esempio, abbiamo giocato molto bene contro lo Shakhtar Donetsk, una squadra forte che aveva messo in difficoltà il Chelsea e altri grandi club. Tutte le partite sono state fantastiche, fino alla finale. In finale non avevamo più energie sufficienti in corpo. Ci è mancata la forza per giocare il nostro miglior calcio per 90 minuti.
UEFA.com: Come ha fatto?
Klopp: Né io né i miei colleghi siamo dei maghi. Non possiamo trasformare giocatori scarsi in bravi calciatori. Né tantomeno possiamo trasformarli in calciatori molto bravi o eccellenti. La prima cosa è cercare di assicurarsi i calciatori giusti, riconoscerne il potenziale, svilupparlo e affinarlo con l'aiuto di tutti. Questa è la cosa più importante. E' questa la strada per cercare il successo.
In generale penso che sia possibile migliorare la squadra attraverso il modo in cui lavoriamo e ci alleniamo... ma solo se già erano bravi, questa è una condizione... E poi avere una filosofia di squadra che rispecchi la nostra mentalità, quella del club, che indica la direzione da seguire. Questo vuol dire portare la passione al massimo livello. Il Borussia Dortmund non gioca soltanto per un risultato, il Borussia Dortmund vuol dire vivere un'esperienza.
UEFA.com: Saprete ripetervi, o fare meglio, in questa stagione?
Klopp: Non abbiamo ancora raggiunto il nostro apice. L'anno scorso ci siamo andati vicini in termini di risultati. Non credo che vadano fatti paragoni tra due squadre simili, perché non siamo la stessa squadra. Ancora non sappiamo quanto bene può giocare la squadra, lo dobbiamo ancora far vedere.
Guardando i risultati è difficile ottenere più di una finale, ma una finale la si raggiunge anche con l'aiuto della fortuna. Nessuna squara raggiunge la finale solo perché è la migliore e la più forte. E noi non siamo certamente la migliore squadra, e per questo ci serve un po' di fortuna in più. Serve grande cuore e volontà, solo così possiamo farcela. Ma possiamo anche uscire nella fase a gironi.
E' la Champions League. La qualità delle altre squadre è elevatissima. Vogliamo migliorare e giocare a un certo punto della stagione il nostro miglior calcio possibile. Ancora non so esattamente come sarà, lo scopriremo di giorno in giorno, prima di poter dire finalmente, mi auguro: ecco, questo è il nostro livello massimo.
UEFA.com: Ma avete già fatto tanta strada...
Klopp: Sarebbe stato pazzesco vincere la Champions League la scorsa stagione. E poi avremmo perso la ragione a capire come era stato possibile. Solo qualcuno dei miei ragazzi pensava che sarebbe diventato un calciatore della Bundesliga. Cinque anni più tardi abbiamo vinto due volte il campionato e una volta la Coppa di Germania. Vincere la Champions League sarebbe stato qualcosa di incredibile, una storia che mi sarebbe piaciuto vedere in un film. Un copione tipo... non so, Cleveland Indians [Major League], in questo caso Dortmund Indians, qualcosa del genere. Ma sarebbe stato davvero pazzesco. E quindi va bene così, e resta tutto molto speciale. Ma non è finita. Abbiamo ancora tempo per vincere altro.