Bale non teme la pressione
sabato 24 agosto 2013
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Dopo il trasferimento di Garteh Bale al Real Madrid, il nostro corrispondente gallese Mark Pitman spiega perché non dovrebbe avere problemi ad ambientarsi in una delle squadre più forti del mondo.
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Mentre la telenovela estiva del calciomercato giunge all'inevitabile epilogo, Gareth Bale si prepara a fare i conti con un paese, una lingua e una cultura del tutto nuovi e non è agevolato dalla pressione, né dall'etichetta di "trasferimento più costoso della storia".
Il passaggio dal Tottenham Hotspur FC al Real Madrid CF si è protratto a lungo, ma nonostante i soli 24 anni di età, Bale ha già dimostrato di possedere la forza mentale per far fronte a un tale livello di aspettative.
Da ragazzino appassionato di calcio che gioca nei parchi di Cardiff, Bale si afferma presto come promettente talento nel rinomato vivaio del Southampton FC. Il suo approdo al calcio professionistico arriva al momento giusto, sia con il club che con la nazionale.
A maggio 2006, John Toshack lo fa esordire con il Galles a 16 anni e 315 giorni nell'amichevole contro Trinidad & Tobago, facendone il più giovane calciatore a indossare la maglia del Galles. Un mese prima, aveva infranto lo stesso record con la casacca del Southampton. Il momento è quello giusto, poiché Toshack sta costruendo una squadra per il futuro, e il fatto che Bale arrivi al Real Madrid con 41 presenze in nazionale è prova della fiducia che gode fin da giovanissimo.
Le prestazioni di Bale con il club e con la nazionale non passano inosservate e a maggio 2007 arriva un ricco trasferimento al Tottenham, ma gli infortuni prima e i problemi più generali più tardi vedono Bale stentare, almeno fino all'arrivo di Harry Redknapp sulla panchina degli Spurs nel 2009.
Redknapp mette in moto quello che sarà un incredibile cambio di marcia, spostando il gallese in posizione offensiva sulle fasce e dandogli la sicurezza di una copertura difensiva alle spalle.
Il resto è storia, anche se i prossimi capitoli del libro di Bale sono ancora da scrivere. Più di recente, Bale ha goduto di maggiore libertà dietro la prima punta e ha compiuto imprese simili a quelle in UEFA Champions League, dove è salito alla ribalta grazie alla tripletta contro l'FC Internazionale Milano a ottobre 2010.
Da allora, Bale ha conosciuto solo successi e la sua carriera si è mossa solo in avanti, proprio come la sua evoluzione da difensore ad attaccante. Bale, però, ha sempre accettato i premi e gli applausi con modestia.
"Quando una squadra del calibro del Real Madrid è interessata a te, è molto difficile rifiutare - commenta l'ex nazionale gallese Iwan Roberts a UEFA.com -. I grandi giocatori vogliono la Champions League. Gareth è uno di questi e merita assolutamente un palcoscenico del genere. Non penso che la cifra spesa avrà troppi effetti su di lui. Ha retto alla pressione per tutta la carriera e non si preoccuperà dei paragoni con giocatori come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Sono sicuro che penserà solo al calcio, come ha sempre fatto".
Con doti quali velocità, potenza, tenuta fisica, statura e abilità, Bale potrebbe essere l'atleta perfetto, ma il suo vero punto di forza è la capacità di pensare in grande. Poiché ha già superato diverse critiche in passato, il duro scrutinio al Real potrebbe non essere un problema.
Roberts può solo spendere belle parole per il futuro di Bale e della nazionale. "Con questa mossa, Gareth potrà solo migliorare - commenta -. Carlo Ancelotti è uno degli allenatori migliori del mondo e Gareth giocherà con grandi campioni. Finché continua a crescere, il suo trasferimento può essere solo un bene, sia per lui che per il Galles".