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Il Dortmund ha imparato la lezione

La formazione tedesca ha dimostrato di avere imparato dai propri errori e avrà l'occasione di coronare una brillante stagione con un epilogo da favola nella finale di UEFA Champions League.

Il Dortmund ha imparato la lezione
Il Dortmund ha imparato la lezione ©Getty Images

Dopo aver chiuso la scorsa fase a gironi di UEFA Champions League all'ultimo posto con una sola vittoria in sei partite, la candidatura del Borussia Dortmund tra le contendenti al titolo continentale suscitava perplessità.

I gialloneri avevano portato una ventata di freschezza in Bundesliga, e grazie al loro stile propositivo avevano conquistato nel 2011 il primo di due titoli nazionali consecutivi. In patria si erano imposti con una tale irruenza che gli osservatori tedeschi speravano e confidavano che la sua  filosofia tattica avrebbe avuto successo anche in Europa.

Tuttavia, se il suo atteggiamento spregiudicato aveva colto di sorpresa le difese tedesche, in Europa era apparso subito molto ingenuo. Due sconfitte contro l'Olympique de Marseille, unite alle sconfitte esterne contro Olympiacos FC e Arsenal FC, avevano determinato l'uscita prematura e deludente dal torneo.

Una stagione più tardi, e di fatto con lo stesso gruppo di calciatori, il Borussia Dortmund ha l'occasione di coronare, con pieno merito, una stagione fantastica affrontando in una finale tutta tedesca l'FC Bayern München.

Imbattuta in un girone di ferro che conteneva i campioni di Inghilterra, Spagna e Olanda, la giovane squadra di Jürgen Klopp ha quindi superato FC Shakhtar Donetsk, Málaga CF e Real Madrid CF, quest'ultimo grazie a una prestazione devastante all'andata, prenotando un posto per la finale di Wembley. Un cambio di passo radicale che solleva l'interrogativo su cosa sia stato fatto diversamente rispetto alla scorsa stagione.

E' chiaro: ha imparato dai propri errori. La scorsa stagione, il Borussia era uscito spesso dal campo sconfitto ma con la sensazione di essere stato superiore all'avversario. Alla fine aveva pagato la mancanza di concretezza sotto porta e un atteggiamento troppo spregiudicato.

Quest'anno, il Borussia ha adottato un modello più incentrato sul contropiede e il pressing si è fatto meno asfissiante, in modo da concedere meno spazi e da preservare le energie per mantenere l'intensità per 90 minuti.

Non solo, quest'anno ha anche avuto la palla molto meno degli avversari. Come un buon pugile, ha imparato a incassare e ad aspettare il momento giusto per piazzare il proprio colpo. E grazie a Robert Lewandowski in forma smagliante ha risolto i problemi in attacco.

Da non sottovalutare poi le motivazioni che avrà significato per un gruppo di calciatori ambiziosi affrontare avversari del calibro di Manchester City FC, Real Madrid e Ajax. Per nulla intimoriti dal confronto con avversari blasonati, l'occasione di misurarsi contro i migliori d'Europa ha fatto crescere il rendimento di giovani talenti quali Mario Götze e Marco Reus.

Tuttavia, il Borussia ha dovuto pagare un prezzo per il successo in Europa. Dopo due anni di dominio in patria ha dovuto cedere il titolo nazionale al Bayern, a cui forse dovrà consegnare anche la Coppa di Germania. I bavaresi se la vedranno l'1 giugno in finale contro il VfB Stuttgart, reduce da una stagione difficile.

In altri termini, il Borussia non ha una rosa attrezzata per competere su tre fronti come il Bayern. Klopp e i suoi ragazzi ne hanno preso atto, preferendo dimostrare il proprio valore in UEFA Champions League. La mossa ha pagato, e adesso il club può sognare un epilogo da favola per una stagione da incorniciare.  

Tuttavia, il Borussia non è l'unica squadra ad avere imparato dagli errori della scorsa stagione. Anche il Bayern, sconfitto lo scorso anno in finale nel modo più doloroso, sarà più che mai determinato a riscattarsi il 25 maggio.