La Waterloo di Heynckes fa sperare Real e Barça
lunedì 29 aprile 2013
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"E' stato il momento peggiore della mia carriera", ha detto Jupp Heynckes ricordando la sconfitta del 1985 che darà coraggio a Barcellona e Real Madrid in vista delle partite di questa settimana.
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L'FC Bayern München sarà impegnato in casa dell'FC Barcelona per difendere il la vittoria per 4-0 ottenuta nell'andata delle semifinali di UEFA Champions League, ma il tecnico dei campioni di Germania Jupp Heynckes sa bene, per esperienza, che le cose possono cambiare.
Il 27 novembre 1985, Heynckes era alla guida del VfL Borussia Mönchengladbach che ha battuto il Real Madrid CF 5-1 in Germania nell'andata del terzo turno di Coppa UEFA. Eppure, la rete in trasferta di Rafael Gordillo si sarebbe rivelata la più significativa della serata dato che il Real di Luis Molowny avrebbe vinto per 4-0 il ritorno al Santiago Bernabéu l'11 dicembre. Il Real ha avuto la meglio per la regola dei gol in trasferta e ha poi vinto il trofeo per il secondo anno consecutivo - avendo battuto l'1. FC Köln 5-3 complessivamente in finale.
"E' stato il momento peggiore della mia carriera", ha ricordato Heynckes, che all'epoca aveva 40 anni. "Non volevo più fare l'allenatore. Avremmo dovuto vincere l'andata 7-1, ma un giocatore - non lo nominerò - ha avuto due chiarissime occasioni da gol e ha sprecato. Poi abbiamo perso 4-0 a Madrid e siamo usciti. Quindi ho pensato: adesso smetto di allenare. E' stato peggio delle minacce di morte che ho ricevuto più tardi nella mia carriera".
Comprensibilmente, la reazione dei giocatori del Real è stata molto diversa. Alla fine della partita il centrocampista Juanito ha detto: "Avevamo una fiducia incredibile. Avevamo detto che avremmo ancora potuto eliminarli; José Antonio Camacho e io eravamo i primi a dirlo.
"Loro hanno concretizzato molto in Germania. Noi sapevamo di dover fare qualcosa di simile qui. Su otto o dieci occasioni abbiamo segnato quattro gol e siamo riusciti a eliminarli. Con tre in attacco – Santillana, Butragueño e Valdano – e con giocatori di supporto come Maceda, Míchel e io, siamo riusciti ad attaccare costantemente da tutte le parti e fatto loro molto male".
In confronto, la squadra di José Mourinho ha solo tre gol di svantaggio da ribaltare contro il Borussia Dortmund martedì e – come ha ricordato di recente – Jorge Valdano sa che il Real è abituato alle grandi rimonte. "In questi giorni abbiamo preso delle belle batoste in trasferta", ha detto l'ex attaccante delle Merengues. "Significa che nelle gare di ritorno abbiamo dovuto vincere con quattro o cinque gol di scarto. Incredibilmente, i nostri tifosi hanno avuto grande fiducia in noi. Hanno generato una pressione che ci ha resi euforici mentre hanno spaventato gli avversari. La chiamavamo la 'paura del Bernabéu'".
Il Borussia di Jürgen Klopp ovviamente spera in un altro scenario, mentre Heynckes spera di esorcizzare i suoi demoni al Camp Nou mercoledì. "Ho detto davvero che lasciavo", ha raccontato. "Mi sono seduto e ho scritto una lettera al mio assistente Wolf Werner. Ho ancora quella lettera, non l'ha mai ricevuta. L'ho riletta di recente. Ero così depresso. Poi il sabato successivo abbiamo giocato in casa dello Schalke. Sapete cosa ho fatto? Per la prima volta in assoluto non ho detto nemmeno una parola alla mia squadra. Ho scritto la formazione titolare su una lavagna. Si sono tutti seduti lì, alle 11 di mattina, nella riunione con la squadra, e aspettavano che parlassi. Ho solo detto: "Lo sapete meglio di me, comunque". La partita è finita 2-2, ma loro hanno lottato al massimo".