Lavezzi mette i quarti nel mirino
venerdì 1 febbraio 2013
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Dopo essere passato dal Napoli al Paris Saint-Germain in estate, Ezequiel Lavezzi sta tornando ai suoi livelli e avverte il Valencia: "Ancelotti prepara davvero bene le partite".
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Molti calciatori confessano di aver giocato a pallone sin da quando erano in fasce e di non aver mai pensato a un’altra professione. Ezequiel Lavezzi fa eccezione.
A precisa domanda lui risponde che non si considera un calciatore molto tecnico, e che si sente una presenza "discreta" in campo; e che ci sono molte cose che preferisce fare nel tempo libero invece di guardare altre partite. Da giovane è stato addirittura due volte vicino a smettere per fare l’elettricista come suo fratello.
Invece adesso ha una medaglia d’oro olimpico al collo di cui va fiero, quella vinta a Pechino nel 2008 insieme ai vari Lionel Messi, Sergio Agüero ed Carlos Tévez – tutti considerati a vario titolo ‘nuovi Maradona’ in passato. Questa stagione è passato al Paris Saint-Germain FC e nel Gruppo A di UEFA Champions League ha segnato tre gol in cinque partite, tra cui uno splendido pallonetto contro l’FC Dynamo Kyiv.
Talento e passione che hanno fatto innamorare di lui i tifosi dell’SSC Napoli sin da quando è arrivato dal CA San Lorenzo nel 2007. Lavezzi era adorato a Napoli. La sua villa sul Mediterraneo aveva una spiaggia privata che lui non poteva nemmeno usare perché c’erano tifosi che arrivavano in barca per farsi firmare autografi.
Adesso è felice in una città "bella" come Parigi dove la sua fame di successo è ben visibile al Parco dei Principi. Spera di vendicare l’eliminazione contro il Chelsea FC dopo aver segnato due gol nella vittoria per 3-1 del Napoli all’andata degli ottavi.
"Ho imparato che l’esperienza è fondamentale in questa competizione – spiega -. Il Napoli è uscito per quello. Dopo aver vinto l’andata 3-1 è difficile venire eliminati, ma poi abbiamo perso 4-1 a Londra. E’ successo. Avevamo tutto per farcela, ma siamo usciti. Sono lezioni che devi imparare, trarre le giuste conclusioni e cercare di migliorarti, giorno dopo giorno".
Adesso se la vedrà con il Valencia CF del suo amico Éver Banega. La storia dei Blanquinegros è farcita di campioni provenienti dalla patria di Lavezzi. Da Alfredo Di Stéfano e Mario Kempes alle stelle di oggi come Tino Costa, Banegae Pablo Piatti.
"Sono come Leo [Messi] per il fatto che non guarda partite quando non gioca, ma so che il Valencia merita rispetto - spiega Lavezzi -. Sono forti tecnicamente, sanno giocare la palla e, tornando al punto di prima, il Valencia ha molta esperienza in Champions League. Banega è considerato un giocatore di qualità ma è un eufemismo. Éver è un grande calciatore".
La versione integrale dell’intervista è sull’ultimo numero di Champions Matchday, la rivista ufficiale della UEFA Champions League. E’ disponibile anche in versione digitale su Apple Newsstand o Zinio, e si può seguire la rivista su Twitter con @ChampionsMag.