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Cazorla vola libero all'Arsenal

Santi Cazorla spiega a Champions Matchday che all'Arsenal ha trovato il suo ruolo perfetto e si fa ispirare dalla vittoria del Chelsea sul Bayern Monaco nella finale dello scorso anno.

Cazorla vola libero all'Arsenal
Cazorla vola libero all'Arsenal ©UEFA.com

Prima di iniziare a parlare delle grandi doti calcistiche di Santi Cazorla (velocità, intelligenza e capacità di usare entrambi i piedi), è fondamentale scoprire perché sia un calciatore così soddisfatto e appassionato.

Non sono i cerimoniali, né il denaro, né la fama: è il semplice fatto di respirare calcio per la maggior parte della settimana, entusiasmando milioni di tifosi con il suo senso dell'avventura e ampliando un bagaglio tecnico che lo rende già eccezionale.

Tutte queste qualità, e una grande fiducia in se stesso, consentono al giocatore di essere piuttosto tranquillo prima della gara d'andata degli ottavi tra Arsenal FC ed FC Bayern München. Cazorla conosce particolarmente bene Javi Martínez e sa che il Bayern è in forma, ma ricorda anche quel che è successo nella finale della scorsa stagione contro il Chelsea FC.

"Quella finale ha ricordato ancora una volta che partire favoriti non significa vincere - commenta a Champions Matchday -. Il Bayern ha dato spettacolo, ma ad alzare la coppa è stato il Chelsea, con tutte le sue qualità. Tutto è stato deciso dai dettagli. [Didier] Drogba ha segnato allo scadere, poi Arjen Robben ha sbagliato un rigore. Se avesse segnato, sono sicuro che il Bayern avrebbe vinto. In ogni caso, ha conquistato tanti ammiratori grazie a una stagione bellissima in cui ha eliminato il Real Madrid. Insieme al Barcellona, il Bayern è una delle favorite di quest'anno".

Avendo vinto UEFA Euro 2008 contro i prossimi avversari Mario Gomez, Bastian Schweinsteiger e Phillip Lahm, Cazorla non si fa spaventare dagli impegni a venire e punta molto sulle sue qualità: "Non è facile guidicare se stessi, ma direi che le mie doti più importanti sono la capacità di usare entrambi i piedi e la mia audacia in campo".

Arsène Wenger ha incoraggiato Cazorla a esprimersi ulteriormente: "Qui faccio la seconda punta - commenta il giocatore, 28 anni -. È un ruolo che mi permette di toccare molto il pallone, ma mi dà anche la libertà di attaccare gli spazi. Per me è perfetto, perché è così che mi piace giocare".

A proposito di Monaco, è stato proprio in Germania, prima di affrontare l'1. FC Köln in un'amichevole precampionato, che Cazorla ha capito che si sarebbe ambientato all'Arsenal. "C'è un rito a cui ti devi sottoporre quando arrivi in una nuova squadra - commenta ridendo -. La sera prima della partita, i compagni ci hanno detto che i nuovi dovevano cantare una canzone. Ho scelto la Macarena perché pensavo che sarebbe stato più facile, e in più conoscevo il ballo. Mi sono servite un sacco di pause, perché è stato momento molto imbarazzante, ma è una bella tradizione. Si ride molto e ti aiuta a entrare nel gruppo".

L'intervista completa è sull'ultimo numero di Champions Matchday, la rivista ufficiale della UEFA Champions League disponibile in versione digitale su Apple Newsstand o Zinio e in formato cartaceo. Seguila anche su Twitter @ChampionsMag.

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