Questione di cuore per Di Matteo
sabato 19 maggio 2012
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Secondo il tecnico del Chelsea sono stati "cuore e passione" a regalare ai Blues il primo trionfo in UEFA Champions League; Jupp Heynckes rimpiange le troppe chance sprecate dal Bayern.
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Roberto Di Matteo, allenatore Chelsea
Il calcio, così come la vita, può essere imprevedibile e folle. Non credo che qualcuno avrebbe potuto pronosticare il nostro successo. E' stata una stagione difficile e finirla così e incredibile. Sono molto felice per i giocatori, hanno lavorato duramente e a lungo per questo.
Ovviamente quando ha segnato il Bayern non c'era più molto tempo ma il cuore e la passione mostrata da questi giocatori nel torneo sono stati immensi. Pareggiare e portare la sfida ai supplementari ci ha dato morale. Non è stato facile preparare la partita per le tante squalifiche e per i due difensori fuori da settimane. Non era la situazione ideale per una finale di Champions League ma i giocatori hanno mostrato tutta la loro grande determinazione.
[Didier Drogba] ha servito questo club in maniera fantastica per otto anni portando tanti successi ma adesso voglio concentrarmi solo sul gruppo. Ashley Cole è stato immenso, anche Frank Lampard e Petr Čech – c'è voluto un grande sforzo collettivo per conquistare questa vittoria.
Non so cosa succederà in futuro ma intanto sono felice di aver fatto la storia di questo club. E' la prima volta che vinciamo questa competizione ed è stato molto difficile. Molti di questi giocatori ci erano andati vicini quatto anni fa ma credo sapessero che sarebbero tornati in finale prima o poi. E' molto difficile vincere questa competizione e devi sfruttare le tue occasioni quando ti capitano.
I rigori sono sempre una lotteria. Il Bayern ha giocato molto bene stasera, è una grandissima squadra ed è per questo che è arrivata in finale e ha vinto così tanto in passato. penso di sapere come si sentono i nostri avversari, perché perdere ai rigori fa sempre molto male.
Questo successo farà la differenza in chiave futura. Abbiamo sempre detto che prendere parte alla Champions League è fondamentale e la vittoria di questa sera ci darà la possibilità di giocare il torneo anche la prossima stagione. Direi che i motivi per festeggiare questa sera sono almeno due.
Ora andrò in vacanza, perché ne ho un bisogno disperato, sono stati tre mesi molto impegnativi. Sono felice della chance che ho avuto e accetterò senza problemi il mio futuro, qualunque esso sia. Rispetterò la decisione del club, tutto qui. Ho lavorato con i giocatori tatticamente, mentalmente e fisicamente, cercando di prepararli nel miglior modo possibile. Questo ha portato a dei risultati ed è l'unica cosa che conta. Giocatori, staff tecnico, tifosi, siamo tutti felici stasera, è un momento storico per questo club.
Jupp Heynckes, allenatore Bayern
La mia squadra ha giocato una partita straordinaria contro un'avversaria che ha adottato l'approccio che aspettavamo, quello utilizzato nelle ultime gare di Champions League. Dobbiamo prendercela con noi stessi per aver fallito così tante occasioni da rete. Quando segni all'83' devi saper conservare il vantaggio. Abbiamo anche fallito dal dischetto nei supplementari. I rigori poi sono una lotteria, ce lo insegna la storia.
Il Chelsea è stato più fortunato di noi questa sera. Ha giocato nel modo che gli riesce meglio ed è doveroso fargli i complimenti. I nostri avversari hanno lottato su ogni pallone e in difesa si sono mostrati molto organizzati; alla fine la fortuna è stata dalla loro e hanno vinto la Champions League. Questa sconfitta fa male, la squadra è molto giù di morale. Non possiamo biasimare il Chelsea per aver impostato la gara in un certo modo, quando crei così tante occasioni devi saperle sfruttare. Noi non ci siamo riusciti, questo è il motivo della nostra sconfitta.
La squadra sognava di vincere la Champions League qui a Monaco, invece è stato proprio uno dei giocatori più esperti [Bastian Schweinsteiger] a sbagliare un rigore fondamentale. Bisogna saper accettare anche questo, Bastian è stato decisivo per il nostro approdo in finale e gli servirà un po' di tempo per riprendersi, ma il calcio è questo e bisogna imparare a superare anche cle delusioni più grandi.
Prima della partita avevo detto che giocare nel nostro stadio sarebbe stato un vantaggio. Effettivamente la squadra si è espressa come se stesse giocando una partita in casa, basta guardare le statistiche di gara, tutte a nostro favore. I giocatori sono stati bravissimi, ma purtroppo non hanno ricevuto la giusta ricompensa. Non credo però che sia stata un'ingiustizia, avremmo dovuto segnare più gol ed evitare di subire il pareggio allo scadere. A quel punto la coppa sarebbe stata nostra. Invece, tutto ciò che possiamo fare è congratularci con il Chelsea.