Lampard e Drogba per dimenticare Mosca
venerdì 18 maggio 2012
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"Dobbiamo ricordarci di Mosca per trovare la giusta ispirazione", ha dichiarato Frank Lampard, ansioso come Didier Drogba di affrontare il Bayern in finale per dimenticare la sconfitta del 2008.
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Sia Frank Lampard che Didier Drogba entreranno in futuro nella lista dei più grandi giocatori del Chelsea FC di tutti i tempi, ma prima di passare alla storia, i due vogliono scrivere la storia e per riuscirci servirà battere l'FC Bayern München.
Quattro anni fa i Blues uscirono sconfitti dalla finale di Mosca, battuti ai calci di rigore dal Manchester United FC, e sebbene successivamente non si siano fatti mancare successi importanti, il centrocampista inglese e l'attaccante ivoriano hanno ammesso che ripensare a quella partita fa ancora piuttosto male.
Lampard, a segno per il Chelsea in quella piovosa serata di quattro anni fa, ha dichiarato: "Il ricordo di Mosca è ancora vivo. Un calciatore impara in fretta a capire che non si vince sempre e che si deve trovare un aspetto positivo anche nella sconfitta. A Mosca abbiamo vissuto una grande delusione e dovremo trasformare quel sentimento nella giusta ispirazione per uscire vincitori almeno questa volta. Tutti hanno visto il modo in cui abbiamo festeggiato a Barcellona [dopo la semifinale di ritorno], eravamo felici perché avevamo appena ottenuto la nostra seconda occasione per vincere questo torneo".
Il ricordo di Mosca è forse ancora più doloroso per Drogba, espulso nel finale dei tempi supplementari e quindi impossibilitato ad essere protagonista nella serie di rigori finali. "Fu un momento difficile per me e per tutto il club - ha spiegato l'attaccante -. E' un ricordo indelebile, ma ormai appartiene al passato. In questo momento sto pensando esclusivamente alla partita di domani e sono felice di poter disputare nuovamente la finale di Champions League. La sconfitta di quattro anni fa ci ha insegnato tanto e spero che questa volta saremo noi a festeggiare".
L'ultima volta in cui Bayern e Chelsea si aono affrontate, nei quarti di finale del 2005, i Blues si imposero con un 6-5 complessivo, con Drogba e Lampard entrambi a bersaglio sia nel successo 4-2 ottenuto a Stamford Bridge nella gara di andata che nella sconfitta 3-2 dell'Olympiastadion. Il precedente, dunque, è incoraggiante per chi si appresta ad affrontare la prima squadra che ha la possibilità di vincere la UEFA Champions League in casa propria, anche se Lampard, che indosserà la fascia di capitano in assenza dello squalificato John Terry, non è preoccupato per la questione del fattore-campo.
"L'atmosfera era elettrica già quando abbiamo lasciato l'aeroporto per andare in albergo e poi da lì al campo di allenamento - ha spiegato il centrocampista -. Il [Bayern] avrà il vantaggio di giocare su un campo che conosce bene, di essere nel suo spogliatoio e di avere la città dalla sua parte. Non so quanto tutto questo potrà pesare, ma credo che per noi sia un fattore positivo. Partire sfavoriti ci darà ulteriori motivazioni e potrebbe rivelarsi un'arma in più a nostro favore".
L'ossessione del proprietario del Chelsea Roman Roman Abramovich per la UEFA Champions League è nota a tutti, anche se Lampard ha rivelato che il magnate russo non si è ancora messo in contatto con la squadra in vista della finale. "E' come se lui fosse sempre con noi - ha però sottolineato Lampard -. Se non fosse per ciò che ha fatto per il club, non saremmo mai arrivati qui. Dobbiamo vincere anche per qualificarci alla prossima edizione del torneo, ma visto che arrivare in finale non capita così spesso, credo che l'idea sia quella di vincere e basta".
Il rendimento del Chelsea è lievitato dopo l'arrivo in panchina di Roberto Di Matteo ai primi di marzo al posto di André Villas-Boas, ma Drogba sa bene che la valutazione complessiva sulla stagione dei Blues dipenderà in larga misura dal risultato della sfida di Monaco. "Non è stata una stagione facile, ma in caso di vittoria diventerà straordinaria per chiunque. In genere ci si ricorda solo di chi vince".