Heynckes soppesa le chance del Bayern
giovedì 17 maggio 2012
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Il tecnico dei bavaresi è convinto di avere "un leggero vantaggio" disputando in casa la finale di UEFA Champions League, ma è allo stesso tempo consapevole delle insidie che il Chelsea potrà causare alla sua squadra.
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In termini di esperienza in panchina, i paragoni non sussistono: quando Jupp Heynckes ha cominciato la sua prima avventura alla guida dell'FC Bayern München, l'attuale allenatore del Chelsea FC Roberto Di Matteo doveva ancora esordire come giocatore professionista.
Heynckes ha vinto molti trofei da allora, riportando anche il Real Madrid CF alla conquista della Coppa dei Campioni nel 1998 dopo 32 anni di digiuno, ma a dispetto della disparità di esperienza con Di Matteo, il tecnico 67enne si è detto colpito dai progressi compiuti dai Blues dal momento del suo arrivo in panchina e in vista della finale di sabato alla Fußball Arena München preferisce non dare nulla per sontato, soprattutto sul piano tattico.
"Il Chelsea sa giocare in molti modi diversi - ha dichiarato Heynckes, che punta a diventare il quarto allenatore a conquistare il trofeo con due squadre diverse -. Contro il Benfica [nei quarti di finale] la loro prestazione è stata completamente differente rispetto a quella contro il Barcellona [in semifinale]. nelle ulsime settimane sono cresciuti moltissimo e ora giocano un calcio molto concreto".
L'ex attaccante della Germania Ovest, tornato alla guida del Bayern in estate, non ha nascosto il suo rispetto per il gruppo di giocatori guidati da Di Matteo. "Sono calciatori molto esperti e i loro senatori, quelli che giocano nel Chelsea da tanti anni, vogliono vincere qualcosa di importante. Questo può essere molto pericoloso per noi. Sarà una partita apertissima, le chance sono 50 e 50, ma giocare in casa potrebbe rappresentare un piccolo vantaggio per il Bayern".
Vantaggi a parte, Heynckes sa bene che disputare una finale in casa potrebbe consentirgli di scrivere una nuova pagina nella storia del club che lui stesso guidò a due titoli tedeschi consecutivi nel 1988/89 and 1989/90, dal momento che nessuna formazione finora ha mai vinto la UEFA Champions League sul proprio terreno di gioco: "Giocare la finale nel proprio stadio è qualcosa di straordinario, perché non succede a nessuno dal 1965. E vincerla ci farebbe passare alla storia".
Un successo consentirebbe anche al Bayern di chiudere in bellezza una stagione ricca di alti e bassi. "Per un allenatore non è facile godersi il proprio lavoro - ha spiegato Heynckes -. Solo quando la squadra gioca davvero bene riesco ad essere davvero sereno. Se mi soffermo ad analizzare la nostra stagione posso dire che abbiamo disputato molte buone gare, soprattutto in Champions League, ma nelle ultime settimane siamo stati molto impegnati fra trasferte, preparazione, partite e tutto il resto. Questo ci ha portati a spendere molte energie".
Come se non bastasse, Heynckes dovrà anche trovare il modo per far fronte in finale alle assenze per squalifica di Holger Badstuber, David Alaba, e Luiz Gustavo. Anche il Chelsea dovrà fare i conti con numerose assenze - Branislav Ivanović, Raul Meireles, Ramires e John Terry - ma secondo il tecnico dei bavaresi questo non faciliterà il compito alla sua squadra.
"Credo che le nostre assenze e quelle del Chelsea si bilancino - ha spiegato -. Mi piacerebbe che gli assenti fossero qui con noi, perché se lo meritano. Sono stati fondamentali durante la stagione e non averli a disposizione adesso è un vero peccato".