Mata e Mikel caricano il Chelsea
giovedì 5 aprile 2012
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Dopo la sofferta vittoria contro il Benfica, i due giocatori del Chelsea si preparano alla prova più impegnativa della stagione contro il Barcellona. "Adesso abbiamo più fiducia".
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Juan Mata ammette che il Chelsea FC ha faticato non poco per eliminare l'SL Benfica dalla UEFA Champions League. Dopo la vittoria di ieri sera, la squadra inglese si appresta alla doppia semifinale contro l'FC Barcelona, una prova ancor più impegnativa.
Il Chelsea ha raggiunto la sicurezza solo grazie al gol di Raul Meireles negli ultimi istanti di gioco, con il Benfica in 10 uomini dal 40' del primo tempo per l'espulsione di Maxi Pereira.
Anche se in svantaggio per 1-0, la formazione portoghese non si è arresa e ha pareggiato con Javi García, accendendo il finale di partita, ma ad avere l'ultima parola è stato il Chelsea.
"Il Benfica ha spinto molto, ma lo immaginavamo - commenta Juan Mata a UEFA.com -. È una squadra molto forte e abbiamo sofferto dopo il loro gol all'85', ma in Champions League bisogna soffrire per raggiungere le semifinali. Ora ci aspetta il Barcellona, la squadra che ha i giocatori più forti del mondo, ma noi siamo il Chelsea e lotteremo".
Mata, vincitore di Player Rater su UEFA.com, non aveva mai superato i quarti di finale di una competizione europea ed è contento di affrontare un'altra squadra spagnola. "Quest'anno abbiamo affrontato il Valencia, la squadra in cui ho giocato per anni, e ora tocca al Barcellona. Possiamo vincere? Nel calcio niente è impossibile. Naturalmente sarà difficile. Il Barça è a suo agio in trasferta come in casa, ma vedremo. Ora abbiamo più fiducia, come spiegano gli ultimi risultati".
John Obi Mikel, uno dei due centrocampisti difensivi schierati dal tecnico ad interim Roberto Di Matteo, sa che la serata del 18 aprile a Stamford Bridge e quella di sei giorni dopo al Camp Nou saranno tutt'altro che tranquille.
"Giochiamo contro la squadra più forte del mondo e contro il giocatore più forte di tutti i tempi - come definisce Lionel Messi -. Il fatto di partire sfavoriti, però, potrebbe essere utile. Li abbiamo affrontati diverse volte e sappiamo cosa fare. Forse la nostra fisicità potrebbe aiutarci".