Cuore Chelsea più forte del Barcellona
martedì 24 aprile 2012
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In più di un'occasione è sembrata finita per il Chelsea al Camp Nou, ma una grande determinazione e un pizzico di fortuna hanno aiutato i Blues a mettere al tappeto i campioni d'Europa.
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Quando in campo ci sono FC Barcelona e Chelsea FC le emozioni sono garantite almeno quanto un tutto esaurito al Camp Nou. Negli ultimi dieci minuti del primo tempo le due squadre hanno però esagerato.
Con Gary Cahill e Gerard Piqué fuori per infortunio, il Barcellona continua a dominare il possesso palla sprecando però davanti come era successo a Londra. Al 35' i campioni d'Europa sbloccano però il risultato sull'inaspettato asse Isaac Cuenca-Sergio Busquets.
Il Chelsea non fa in tempo a riorganizzarsi che John Terry viene espulso e Lionel Messi mette sui piedi di Andrés Iniesta il pallone del 2-0 con i padroni di casa che giocano praticamente con il 2-3-5. Sembra esserci tempo per altri gol prima dell'intervallo, ma in pochi si aspettano che sia Ramires a segnare. E con un tocco alla Messi, che merita di essere decisivo.
Poi arrivano intervallo e rigore fallito da Messi (traversa). Non è la serata del Barcellona e in particolare dell'argentino, che nel finale viene ancora fermato dal legno. Poi ci pensa Fernando Torres a negare a Josep Guardiola anche la prima vittoria - seppur di Pirro - contro il Chelsea.
Non è un segreto come gioca il Barcellona. Il problema è come fermarlo. E il Chelsea in dieci opta per le barricate. Nelle battute finali il modulo è praticamente un 9-0-0, ma la determinazione dei Blues merita comunque grandi elogi
Difficile scegliere il migliore ma un Didier Drogba, che fa il terzino sinistro e mette sempre in difficoltà la difesa del Barcellona ogni volta che avanza da solo, è decisivo almeno come nella partita a Stamford Bridge quando aveva segnato il gol partita. Superba anche la prestazione di Ashley Cole.
Con Terry, Ramires, Raul Meireles e Branislav Ivanović tutti squalificati per la finale, il Chelsea è pronto per un'altra montagna da scalare il 19 maggio a Monaco. Ma per i nobili del calcio londinese che si sono riscoperti lottatori incalliti, forse questa è la condizione migliore per giocarsi la partita decisiva.