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Sanchís e il trionfo del '98

Grande bandiera del Real Madrid a cavallo di due epoche, Manuel Sanchís ritorna allo storico trionfo nella UEFA Champions League del 1998, arrivato dopo 32 anni di attesa.

Manuel Sanchís ha vinto due volte la UEFA Champions League col Real Madrid
Manuel Sanchís ha vinto due volte la UEFA Champions League col Real Madrid ©Getty Images

Ritiratosi nel 2001, l'ex difensore del Real Madrid CF ha messo insieme la bellezza di 524 presenze nella Liga spagnola, con 8 successi finali e due trionfi nella UEFA Champions League, oltre a una Coppa UEFA a metà degli anni '80. La bandiera del Real ricorda la finale del massimo torneo continentale del '98, quando al timone del Madrid c'era proprio Jupp Heynckes, maestro di tattica.

UEFA.com: La finale della Champions League 1998 è stata molto importante per i tifosi del Madrid, che ricordi ne conservi?

Sanchís: Credo sia stata la gara più importante della storia del club. Lo dico non per sminuire le altre otto vittorie ma erano 32 anni che il successo mancava. Tutto l’ambiente – tifosi, giocatori e società – erano affamati e ti lascio immaginare la voglia di vincere che avevamo quel giorno. Il momento memorabile è stato in realtà il lasso di tempo tra il nostro gol al 66’ e il fischio finale: per me è durato un attimo ma per i tifosi dev’essere stata come l’eternità.

UEFA.com: C’era molta pressione in vista della finale?

Sanchís: Sì, la pressione era tremenda. C’erano molti nuovi giocatori quell’anno e per loro era un’esperienza del tutto nuova. Alla fine devono aver pensato che vincere la Coppa fosse facile ma per me era diverso, io ero al Real da 15 anni e non l’avevo mai vinta e, in aggiunta, il club non trionfava da 32 anni, quindi la pressione era pazzesca e i giocatori più vecchi la sentivano tantissimo.

UEFA.com: Coincidenza, nella sfida tra Bayern e Real di oggi l’allenatore dei bavaresi è ancora Jupp Heynckes, che all’epoca era il vostro allenatore. Quanto è stato importante lui allora?

Sanchís: Lui era quello che ha preso tutte le decisioni di tattica e ha anche fatto sì che la squadra arrivasse mentalmente preparata; era un anno complicato come lui stesso mi ha confidato parlando  insieme l’altra sera. Nella Liga avevamo fatto una stagione negativa, e quando non vinci in campionato è difficile trovare la giusta continuità così come la concentrazione per la Coppa. Lui è riuscito a lavorare sul piano mentale, facendoci scordare il campionato per dare il meglio in Europa.

UEFA.com: Quale pensi sia la miglior qualità di Heynckes come allenatore?

Sanchís: Sa infondere equilibrio nella squadra. Mentre alcuni tecnici privilegiano o la difesa o l’attacco, Heynckes ha saputo creare il giusto mix tra fase difensiva e offensiva, rendendo più forte le sue squadre.

UEFA.com: Vedi qualche somiglianza tra la tua squadra e il Bayern attuale?

Sanchís: Sì, forse quella che è la cosa più importante. Heynckes fa lavorare molto in allenamento sul giusto bilanciamento tra attacco e difesa, punta ad avere squadre solide, capaci di chiudere le gare o di riaprirle quando è il caso. Ha messo in pratica tutto ciò con il Madrid nel 1998 e ho notato che ha fatto lo stesso con il Bayern attuale

UEFA.com: Com’è stato scritto da molti, il Real ha avuto un piccolo calo nelle ultime gare, sei d’accordo? È solo un problema fisico o c’è qualcosa di più?

Sanchís: Non sono d’accordo. Certo, ci sono stati tre pareggi che hanno raccorciato il gap con il Barcellona ma ognuno di questi aveva motivi differenti dietro. I giocatori hanno ruotato molto quest’anno così non penso che ci siano problemi di condizione, come han dimostrato controOsasuna e Atlético dove hanno vinto in maniera convincente. Nell’ultima partita non c’era l’equilibrio giusto tra i reparti, e hanno perso la struttura di squadra.

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