Sanchís e il trionfo del '98
venerdì 20 aprile 2012
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Grande bandiera del Real Madrid a cavallo di due epoche, Manuel Sanchís ritorna allo storico trionfo nella UEFA Champions League del 1998, arrivato dopo 32 anni di attesa.
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Ritiratosi nel 2001, l'ex difensore del Real Madrid CF ha messo insieme la bellezza di 524 presenze nella Liga spagnola, con 8 successi finali e due trionfi nella UEFA Champions League, oltre a una Coppa UEFA a metà degli anni '80. La bandiera del Real ricorda la finale del massimo torneo continentale del '98, quando al timone del Madrid c'era proprio Jupp Heynckes, maestro di tattica.
UEFA.com: La finale della Champions League 1998 è stata molto importante per i tifosi del Madrid, che ricordi ne conservi?
Sanchís: Credo sia stata la gara più importante della storia del club. Lo dico non per sminuire le altre otto vittorie ma erano 32 anni che il successo mancava. Tutto l’ambiente – tifosi, giocatori e società – erano affamati e ti lascio immaginare la voglia di vincere che avevamo quel giorno. Il momento memorabile è stato in realtà il lasso di tempo tra il nostro gol al 66’ e il fischio finale: per me è durato un attimo ma per i tifosi dev’essere stata come l’eternità.
UEFA.com: C’era molta pressione in vista della finale?
Sanchís: Sì, la pressione era tremenda. C’erano molti nuovi giocatori quell’anno e per loro era un’esperienza del tutto nuova. Alla fine devono aver pensato che vincere la Coppa fosse facile ma per me era diverso, io ero al Real da 15 anni e non l’avevo mai vinta e, in aggiunta, il club non trionfava da 32 anni, quindi la pressione era pazzesca e i giocatori più vecchi la sentivano tantissimo.
UEFA.com: Coincidenza, nella sfida tra Bayern e Real di oggi l’allenatore dei bavaresi è ancora Jupp Heynckes, che all’epoca era il vostro allenatore. Quanto è stato importante lui allora?
Sanchís: Lui era quello che ha preso tutte le decisioni di tattica e ha anche fatto sì che la squadra arrivasse mentalmente preparata; era un anno complicato come lui stesso mi ha confidato parlando insieme l’altra sera. Nella Liga avevamo fatto una stagione negativa, e quando non vinci in campionato è difficile trovare la giusta continuità così come la concentrazione per la Coppa. Lui è riuscito a lavorare sul piano mentale, facendoci scordare il campionato per dare il meglio in Europa.
UEFA.com: Quale pensi sia la miglior qualità di Heynckes come allenatore?
Sanchís: Sa infondere equilibrio nella squadra. Mentre alcuni tecnici privilegiano o la difesa o l’attacco, Heynckes ha saputo creare il giusto mix tra fase difensiva e offensiva, rendendo più forte le sue squadre.
UEFA.com: Vedi qualche somiglianza tra la tua squadra e il Bayern attuale?
Sanchís: Sì, forse quella che è la cosa più importante. Heynckes fa lavorare molto in allenamento sul giusto bilanciamento tra attacco e difesa, punta ad avere squadre solide, capaci di chiudere le gare o di riaprirle quando è il caso. Ha messo in pratica tutto ciò con il Madrid nel 1998 e ho notato che ha fatto lo stesso con il Bayern attuale
UEFA.com: Com’è stato scritto da molti, il Real ha avuto un piccolo calo nelle ultime gare, sei d’accordo? È solo un problema fisico o c’è qualcosa di più?
Sanchís: Non sono d’accordo. Certo, ci sono stati tre pareggi che hanno raccorciato il gap con il Barcellona ma ognuno di questi aveva motivi differenti dietro. I giocatori hanno ruotato molto quest’anno così non penso che ci siano problemi di condizione, come han dimostrato controOsasuna e Atlético dove hanno vinto in maniera convincente. Nell’ultima partita non c’era l’equilibrio giusto tra i reparti, e hanno perso la struttura di squadra.