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Trophy tour, ultima tappa a Shanghai

Il Trophy Tour UEFA Champions League 2012, offerto da Heineken, si è concluso in bellezza facendo sosta per tre giorni in Cina.

Trophy tour, ultima tappa a Shanghai
Trophy tour, ultima tappa a Shanghai ©uefa.com 1998-2012. All rights reserved.

Gli appassionati di calcio cinese hanno risposto con entusiasmo all'opportunità di vedere da vicino il trofeo della UEFA Champions League in occasione dell'ultima tappa del trophy tour, presentato da Heineken, che questo mese ha toccato Shanghai.

Ben 17.000 persone hanno visitato la speciale mostra di cimeli della UEFA Champions League in appena tre giorni, dal 6 all'8 aprile, a riprova della forza di attrazione del trofeo più ambito dai migliori calciatori del mondo. Due ex nazionali olandesi che hanno conquistato il trofeo nella loro carriera, Ronald de Boer e Ruud Gullit, erano entrambi presenti rispettivamente in qualità di ambasciatore del Trophy Tour della UEFA Champions League e di Heineken.

Anche la festa calcistica in loco è stata un successo, come dimostrano i 3.600 visitatori. Tante i giochi organizzati: sfide di mini-calcio, cercando di insaccare il pallone in rete facendolo passare attraverso dei buchi; sfide di dribbling, in cui i partecipanti hanno dovuto farsi largo tra oggetti che spuntavano all'improvviso e ostacoli; e una sessione speciale che ha offerto agli appassionati l'occasione di scegliere il taglio di capelli di un calciatore.

Come di consueto, la stampa è accorsa numerosa alla conferenza stampa del Trophy Tour per intervistare gli ambasciatori. E' stato sottolineato come la UEFA Champions League sia diventata un evento che attira l'attenzione mondiale. Ai tifosi è stata offerta l'occasione unica di vedere da vicino il trofeo e di assaporare l'esperienza del torneo. Prima di arrivare in Cina, il Trophy Tour UEFA Champions League 2012, presentato da Heineken, aveva toccato Messico, Tanzania e Kenia.

Gullit e De Boer, vincitori del trofeo rispettivamente con AC Milan nel 1989 e 1990 e con AFC Ajax nel 1995, hanno parlato dell'enorme gioia e soddisfazione provata nel conquistare il  massimo trofeo continentale per club.

"Per me è il massimo che si può raggiungere come calciatore di club – ha dichiarato De Boer, che ha ricordato il brivido provato nell'ascoltare l'inno della UEFA Champions League nello stadio -. Era qualcosa che sognavo da giovane, sollevare la 'coppa dalle grandi orecchie', come è soprannominata. Vincere il trofeo, anche per come lo conquistammo, è stata la realizzazione di un sogno”.

"Il calcio è un fenomeno globale, il calcio è per tutti – ha aggiunto De Boer -. Siamo felici di portare il trofeo al popolo cinese, di dargli l'occasione di toccarlo. So che il calcio è molto popolare in Cina e questa è una grande occasione per gli appassionati cinesi. La Champions League entra in tutte le case e per questo ha un'incredibile esposizione”.

Gullit ha dichiarato a proposito del suo ruolo di ambasciatore: "E' un grande privilegio avvicinare la coppa ai tifosi, in particolare in un paese come la Cina, che segue il torneo soltanto attraverso la tv. Questa iniziativa non farà altro che accrescere l'entusiasmo degli appassionati nei confronti della Champions League”.

"Per me è stato l'apice della carriera – ha spiegato Gullit a proposito dei successi del 1989 e 1990 -. Non si può arrivare più in alto della Champions League. Ho avuto l'onore di sollevare il trofeo due volte e ne sono molto orgoglioso”.

La tappa di Shanghai chiude il Trophy Tour UEFA Champions League 2012, presentato da Heineken. Il trofeo tornerà in Europa per essere esposto a Monaco, in attesa della finale in programma il 19 maggio.


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