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Puyol promette battaglia

"Conosciamo solo un modo di giocare. Attaccare e vincere la partita", commenta il capitano del Barcellona in vista del ritorno dei quarti di UEFA Champions League contro il Milan.

Carles Puyol
Carles Puyol ©Getty Images

Carles Puyol sprizza fiducia in vista del ritorno dei quarti di finale di UEFA Champions League tra FC Barcelona e AC Milan. "Conosciamo solo un modo di giocare - commenta -. Attaccare e vincere la partita".

Il difensore, 107 presenze in Champions League, ha vinto tutte e tre le finali disputate dai blaugrana negli ultimi sette anni e sa che l'imminente sfida è altrettanto decisiva. "È una finale e possiamo solo vincere - commenta il giocatore, 33 anni, durante l'affollata conferenza stampa al Camp Nou -. Nessun pareggio, nessuno 0-0, vogliamo solo la vittoria. Lo stadio sarà pieno e aiuterà la squadra. I tifosi sono sempre dalla nostra parte e la gara di domani non sarà un'eccezione".

Il capitano del Barça conosce bene il Milan, affrontato già altre tre volte quest'anno. "Non penso che sia un vantaggio o uno svantaggio aver già giocato contro di loro. Il Milan è una delle squadre più forti in Europa e questa è una partita che tutti vorrebbero disputare. Per qualificarci dobbiamo giocare bene sia in difesa che in attacco".

Dopo lo 0-0 a San Siro, un gol sarebbe una manna per entrambe le squadre. Puyol, che ha sfiorato la rete con un colpo di testa nel secondo tempo della gara d'andata, sa però che un pareggio con gol sarebbe fatale. "La nostra intenzione è segnare, ma sappiamo che con un 1-0 possiamo ancora soffrire, quindi dobbiamo creare più occasioni possibili".

Un giocatore che sa certamente come segnare è Zlatan Ibrahimović, capocannoniere in Serie A con 22 gol. Dopo aver saltato l'ultima visita del Milan a Barcellona per un infortunio alla caviglia, lo svedese torna al club che due anni fa lo ha venduto dopo una sola stagione.

"Zlatan è uno dei migliori attaccanti del mondo e difendere contro lui è molto difficile - aggiunge Puyol -. È molto tecnico e vogliamo tenerlo lontano dall'area. Ma non è un lavoro solo per me: tutta la squadra dovrà tenerlo sotto controllo. In realtà, i giocatori che possono fare la differenza sono molti, per esempio Pato e Robinho. Dobbiamo restare tutti molto concentrati".

Il difensore centrale è ad un passo dalle 550 presenze in competizioni ufficiali con il Barcelona, e scendendo in campo contro la squadra di Massimiliano Allegri, scavalcherà al secondo posto, per numero di presenze nel club catalano, Miguel Bernardo Bianquetti .

"E' un onore per me sorpassare il record di Migueli. Spero di giocare tante altre partite ma difficilmente potrò raggiungere Xavi, è impossibile". Essere secondo dietro a Xavi non sarà certo un problema per un giocatore che è definito il culé - il cuore - del Barcellona.

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