Stanković scalda il motore dell'Inter
lunedì 12 marzo 2012
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Il centrocampista ha assicurato che i Nerazzurri scenderanno in campo "con la testa fredda e il cuore caldo" contro l'Olympique Marsiglia, nel tentativo di recuperare la sconfitta dell'anmdata e di staccare il biglietto per i quarti.
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Dejan Stanković è sicuro che l'Inter si farà trovare pronta martedì per quella che ha definito "la gara più importante di tutta la stagione".
I Nerazzurri dovranno ribaltare la sconfitta 1-0 patita sul campo dell'Olympique de Marseille nell'andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League e ci proveranno forti del successo 2-0 ottenuto venerdì in campionato contro l'AC Chievo Verona, il primo nelle ultime dieci gare fra tutte le competizioni. Stanković si augura che quella sia stata la partita della svolta: "Abbiamo ritrovato fiducia e motivazioni in vista del ritorno contro l'OM. "Siamo consapevoli di quanto valga la partita di domani. Dovremo rimanere concentrati, giocando con la testa fredda e il cuore caldo. Daremo tutto per fare in modo che le cose vadano esattamente così".
Stanković, da parte sua, morde il freno. Gli infortuni hanno condizionato pesantemente la sua stagione, costringendolo a sole 11 gare da titolare. "Non voglio pensare ahli infortuni - ha spiegato il 33enne -. "Se sarò in campo, dovrò farmi trovare pronto e cogliere l'occasione. Non mi sento al 100%, ma al 200%. Non vedo l'ora di giocare".
All'andata fu André Ayew a regalare il successo all'OM, ma per la gara di ritorno Didier Deschamps potrà contare anche su Loïc Rémy, assente per infortunio tre settimane fa. Stanković, tuttavia, non appare preoccupato. "La sua presenza non cambierà nulla - spiega -. Forse sarà diverso per loro, ma noi pensiamo alla nostra partita. Dovremo ribaltare il risultato cercando di non lasciare troppi spazi e rischiare di subire gol in contropiede".
"Mi auguro che i tifosi ci sosterranno nel nostro tentativo di rimonta - aggiunge il centrocampista -. Li ringrazio per la comprensione mostrata in questo periodo difficile e per il loro attaccamento alla squadra". Un successo a San Siro sarebbe il miglior modo di ripagarli.