Niente di personale per Zlatan
martedì 27 marzo 2012
Intro articolo
"Non dipende solo da me - le parole dell'attaccante svedese alla vigilia della sfida contro il Barcellona -. Noi siamo un gruppo. Noi siamo il Milan".
Contenuti top media
Corpo articolo
Non ci sta Zlatan Ibrahimović a recitare il ruolo di ‘unica speranza’ rossonera contro l'FC Barcelona. "Non dipende solo da me - le parole dell'attaccante svedese -. Noi siamo un gruppo. Noi siamo il Milan".
“Io sto facendo bene grazie ai miei compagni – spiega Ibra in conferenza stampa -. Sto facendo tanti gol ma arrivano momenti in cui segni meno e tocca agli altri. Si vince e si perde di gruppo. Sarà una partita molto importante per me, per la squadra e per i tifosi. La nostra tradizione in Champions League è ottima, speriamo di ripetere la nostra storia. Siamo pronti e ci siamo allenati bene. Quello che succederà non lo so, ma daremo il massimo. Tutta la squadra deve fare una partita perfetta, io con loro".
Per lui è già una stagione da record quella che sta disputando avendo segnato 29 gol in tutte le competizioni, cifra raggiunta solo con la maglia dell'Inter nel 2008/09. Uno anche contro il Barcellona nella sconfitta per 3-2 in casa della fase a gironi. In quell’occasione le due squadre erano già qualificate, stavolta è diverso: "Non sarà come nel girone, domani sappiamo che una sconfitta non ce la possiamo permettere", avverte.
Impossibile non tornare ancora una volta sulla stagione che ha passato al Camp Nou e sul rapporto con Josep Guardiola: "Il passato è appunto passato – sbuffa -. Per me e per lui non è importante se domani ci stringeremo la mano. Ognuno di noi ha i suoi problemi. Io penso solo al futuro con il Milan e a fare il meglio con questa maglia. Per me è importante solo quello che sto facendo, spero di continuare. Conosco il mio livello, le mie qualità, non sono preoccupato".
Due parole anche sulla sfida personale con lo scatenato Lionel Messi: "E’ di sicuro il miglior giocatore del mondo – mette subito in chiaro -, farebbe benissimo anche in Italia ma giocare nel Barcellona, con tanti campioni vicino, è un vantaggio. Sta battendo tutti i record, quando lo guardo mi diverto. Quando sono andato a Barcellona, era un sogno per me. Mi spiace sia durato solo un anno, ma è stato un grande onore, ho vinto anche con loro. Non mi vergogno a dire che spero che il Barça vinca la Liga quest'anno".
Anche se “la tattica dipende dal mister”, Zlatan ha le idee chiare su come si debba affrontare il Barcellona: “Dobbiamo fare il nostro gioco, sfruttando le nostre qualità. Io non amo il calcio difensivo. In casa serve un buon risultato per darci fiducia in vista del ritorno. Siamo l'unica italiana ancora in corsa, speriamo di esserlo ancora al termine dei quarti”. Non sarà l’unica speranza rossonera, ma per suonare la carica non si fa certo pregare.