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Ribéry sempre più bavarese

Il suo Bayern è già qualificato per gli ottavi di finale di UEFA Champions League e sta volando in Bundesliga, Franck Ribéry spiega alla rivista Championsi i motivi del suo grande rapporto con Monaco.

Franck Ribéry
Franck Ribéry ©Getty Images

Descritto come "il gioiello del calcio francese" da Zinédine Zidane, Franck Ribéry parla con Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League, spiegando perché si trova così bene all'FC Bayern München.

Champions: Cosa preferisci tra segnare o far segnare?

Franck Ribéry: Preferisco creare occasioni da gol. Credo di essere migliorato in tal senso. In passato non sfruttavo le occasioni al meglio perché non ero ben sicuro di cosa fare. Preferisco creare l'azione, poi se esce anche un gol tanto meglio. Forse però mi manca il fiuto da vero bomber.

Champions: Avevi degli idoli da ragazzino?

Ribéry: Giocatori individuali, no. Ho sempre pensato che il Marsiglia fosse fantastico. Jean-Pierre Papin e gli altri mi emozionavano.

Champions: Chi è il migliore attaccante del mondo al momento?

Ribéry: Lionel Messi è il numero uno. Cristiano Ronaldo, Xavi, Wayne Rooney, Arjen Robben. Posso paragonarmi a Messi? Ci assomigliamo nel modo di giocare. Siamo entrambi veloci e tecnici. E quando sto bene riesco sempre a far nascere qualcosa.

Champions: Quanto è lontano il Bayern da squadre come FC Barcelona e Real Madrid CF?

Ribéry: Il Barcellona fissa gli standard. Il Real è un ottima squadra. Ma stiamo guadagnando terreno e ci stiamo avvicinando ai vertici.

Champions: Il Bayern dominerà ancora la Bundesliga?

Ribéry: Chiamalo dominio o come preferisci, ma di sicuro c'è una bella atmosfera al club. Ci divertiamo e si vede da come giochiamo.

Champions: Quanti sono i meriti di Jupp Heynckes nel revival del Bayern?

Ribéry: Con lui mi trovo benissimo. Sento la sua fiducia, i suoi modi molto umani. Ci parla molto e ci schiarisce tanto le idee. Poi sono incredibilmente felice per la nascita di mio figlio. E quando sono felice, lo faccio vedere in campo.

Champions: Cosa è cambiato al Bayern?

Ribéry: In linea di massima tutti attaccano e tutti difendono. C'è grande compattezza e quindi stabilità. Poi ci godiamo la libertà che ci lascia il tecnico.

Champions: Anche tu sei quindi chiamato a difendere. Ci riesci?

Ribéry: Quando sono in forma, come adesso, riesco tranquillamente e rientrare e poi a essere comunque lucido quando attacco. Poi è bello avere un partner stabile come Philipp Lahm sulla mia fascia. L'anno scorso cambiavamo spesso e non era altrettanto facile.

Champions: È rientrato Robben, avete mai litigato, per esempio quando non passa la palla?

Ribéry: Si è visto subito quanto lui è importante per noi. Arjen è malato per il gol. Prova a segnare in ogni modo. È una cosa che può portare a qualche litigio, ma risolviamo tutto sul campo, è un giocatore di classe mondiale.

Champions: Stiamo vedendo il miglior Ribéry di sempre?

Ribéry: Difficile da dire, ma credo che sia il periodo migliore della mia vita. Ho bisogno di un'atmosfera positiva per giocare bene. Il calcio è divertimento e io devo sentire gioia quando gioco. Con Heynckes mi capita.

Champions: Ti ci vedi per lungo tempo con la maglia del Bayern?

Ribéry: Di sicuro. La mia famiglia sta bene qui, e anche io. E mio figlio è bavarese. I tifosi capiscono che sono felice e mi sostengono sempre.

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