Missione Mosca per il Lille
lunedì 21 novembre 2011
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Nonostante il freddo e il campo in sintetico, Mickaël Landreau spera che il Lille possa fare risultato contro il CSKA Mosca per tornare in gara nel Gruppo B.
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"Non vediamo l'ora di scendere in campo - commenta il portiere Mickaël Landreau del LOSC Lille Métropole prima della sfida contro il PFC CSKA Moskva -. Il calcio è bello perché fino all'ultimo non sei mai sicuro di vincere".
Il Lille si prepara per il freddo di Mosca cercando di recuperare il terreno perso alla prima giornata, quando ha sprecato un vantaggio di due gol ed è stato raggiunto da una doppietta di Seydou Doumbia. Da allora, la squadra francese ha racimolato appena un punto, ma con una vittoria sul sintetico dello stadio Luzhniki tornerebbe in corsa per il secondo posto e la qualificazione agli ottavi.
Sono motivi più che validi per Landreau, che attribuisce il pareggio alla prima giornata a una mancanza di esperienza: "È passato già molto tempo. Eravamo un'altra squadra e ormai non ci pensiamo più", spiega.
Sicuramente, gli ostacoli a Mosca saranno molti, perchè oltre al clima rigido c'è il terreno di gioco. Anche se l'FC Lorient e l'AS Nancy-Lorraine utilizzano un campo simile in Ligue 1, Landreau è convinto che il cambio di superficie non sarà così agevole per il Lille.
"In Francia ci sono due squadre che giocano sul sintetico, quindi sappiamo a cosa andiamo incontro - spiega il portiere, 32 anni -. Sarà un grande vantaggio per loro e, anche se il campionato russo sta per finire, si prepareranno molto per questa partita decisiva. La posta in gioco è molto alta".
Una vittoria del CSKA, sommata a una sconfitta casalinga del Trabzonspor AŞ contro l'FC Internazionale Milano, spingerebbe i russi al prossimo turno. Landreau, che a febbraio ha superato le 500 presenze in Ligue 1 e ha buone possibilità di superare il record di Jean-Luc Ettori in Francia (602) prima del ritiro, spera che la situazione "spalle al muro" possa spronare i suoi compagni a fare bene.
L'ex FC Nantes e Paris Saint-Germain FC, 11 presenze in nazionale, pensa che l'obbligo di vittoria sia consone alla filosofia aggressiva del tecnico Rudi Garcia: "Quando si tratta di giocare, il mister non ha paura di nessuno", spiega Landreau a proposito dell'ex centrocampista del Lille.
"Gli piace attaccare e non dice mai: 'Primo non perdere'. Ha una mentalità spiccatamente offensiva, molto simile a quella che aveva da giocatore".