Rimonta APOEL, delusione Zenit
martedì 13 settembre 2011
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APOEL FC - FC Zenit St Petersburg 2-1
Sotto di un gol, l'APOEL trova l'uno-due vincente nella ripresa con Manduca e Aílton. Primo successo nella storia del club cipriota nella fase a gironi.
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Un micidiale uno-due nel finale permette all’APOEL FC di rimontare l'FC Zenit St Petersburg e conquistare la prima vittoria di sempre in UEFA Champions League.
La gara, valida per il Gruppo G, vedeva gli ospiti passare in vantaggio al 63' con Konstantin Zyryanov, al primo vero tiro in porta dello Zenit. Ma nel giro di due minuti, dal 73’ al 75’, la coppia brasiliana Manduca-Aílton ribaltava il risultato a favore della squadra allenata da Ivan Jovanovič, alla seconda apparizione in assoluto nella massima competizione continentale.
Prima del calcio d'inizio, i tifosi di casa hanno tributato un omaggio a Christos Kontis, il giocatore dell’APOEL costretto a ritirarsi il mese scorso a seguito di un attacco cardiaco.
L’APOEL parte subito bene, ma la mole di gioco prodotta non porta a vere occasioni fino alla metà del primo tempo, quando Aílton, imbeccato da Manduca, viene chiuso da Vyacheslav Malafeev. Al 44’ la migliore occasione è degli ospiti: Denny si invola sulla sinistra e temporeggia fino all’arrivo in area di Roman Shirokov, il cui tiro sfiora il palo alla destra di Dionisios Chiotis.
Ad un primo tempo avaro di emozioni segue una ripresa avvincente. L’APOEL riparte a testa bassa e Malafeev deve superarsi per neutralizzare il tiro di Tričkovski, innescato da un triangolo con l’onnipresente Aílton.
Al 63’, ospiti inaspettatamente in vantaggio: Danny, centrocampista della nazionale portoghese, inganna la difesa dell’APOEL con un passaggio perfetto per Zyryanov, che segna con un tiro sul primo palo. Il vantaggio dura solo 10 minuti: Tričkovski va via sulla destra e passa a Hélio Pinto, il cui assist viene trasformato in gol da Manduca.
L’APOEL completa la rimonta al 75’: Aílton si trova solo sulla destra, entra in area e batte Malafeev. A peggiorare la serata dello Zenit l’espulsione di Bruno Alves, reo di un'entrata da seconda ammonizione su Aílton. Ad aumentare i rimpianti dello Zenit, infine, un palo interno colpito dal subentrato Viktor Fayzulin e un tiro di poco fuori di Aleksandr Bukharov quasi allo scadere.