Il Lione regge l'urto del Rubin

Il pareggio esterno per 1-1 contro l'FC Rubin Kazan, dopo il 3-1 dell'andata, qualifica l'Olympique Lyonnais alla fase a gironi della UEFA Champions League per la 12esima stagione consecutiva.

Se già nel primo tempo non era mancata la voglia di prevalere delle due squadre, la ripresa ha senz'altro regalato le migliori emozioni, con il Rubin proteso all'attacco. La rete di Bebras Natcho al 77' avvicina la formazione russa a un solo gol dal passaggio del turno. Ma il colpo di testa vincente di Bakary Koné nel finale spegne l'illusione, assicurando al Lione un posto per il sorteggio di giovedì.

Nonostante fosse passato in vantaggio all'andata, il Rubin sceglie per il ritorno in casa un approccio più prudente. La squadra di Kurban Berdyev si accontenta di entrare in partita gradualmente, lasciando in avvio l'iniziativa a Lione. Al 15', Maxime Gonalons raccoglie un pallone vagante e lascia partire un rasoterra respinto al lato da Sergei Ryzhikov.

Il Rubin ha più possesso palla ma fatica a trovare un varco e, quando ci riesce, Sergei Kislyak non riesce a crossare bene. Al 34', i padroni di casa hanno la prima occasione per calciare in porta, ma Gökdeniz Karadeniz perde l'attimo. Il Rubin va così al riposo senza neanche un tiro un porta.

La ripresa inizia con il Rubin che stringe i tempi: Christian Noboa calcia subito al lato. Questo consente al Lione di godere di spazi più ampi, che per poco non sfrutta al 57'. Servito da Kim Källström, Bafétimbi Gomis aggira Ryzhikov, ma la sua conclusione è salvata sulla linea da Vitali Kaleshin.

Gli attacchi del Rubin aumentano di intensità e, dopo l'errore dell'attaccante del Lione Lisandro a tu per tu con Ryzhikov, Igor Lebedenko incorna di testa di potenza ma la palla sbatte contro la traversa e ritorna in campo. La pressione dei locali aumenta e Aleksei Medvedev va vicino al gol due volte, prima del gol di Natcho al 77', con una conclusione al volo su sponda aerea di Obafemi Martins.

La formazione russa continua a spingere ma all'87' Koné batte Ryzhikov su cross a rientrare di Källström, chiudendo il discorso qualificazione e negando al Rubin il sogno di giocare la fase a gironi per la terza volta.