Piqué e gli uomini che fecero il Barcellona
venerdì 27 maggio 2011
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Il difensore centrale Gerard Piqué pensa di essere "il tipo più divertente" all'interno dello spogliatoio del Barcellona e UEFA.com è andato a scoprire che cosa pensa dei suoi compagni.
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In vista della finale di UEFA Champions League di sabato, il difensore centrale dell'FC Barcelona Gerard Piqué ha parlato a UEFA.com dei propri compagni di squadra. Nato a Barcellona, il giocatore 24enne ha trascorso quattro stagioni in forza al Manchester United FC prima di fare ritorno nella sua città natale nel 2008 e da allora ha conquistato tre titoli spagnoli e una UEFA Champions League.
Víctor Valdés
Il miglior portiere per lo stile del Barça. E' un fenomeno con i piedi, e le due o tre volte che gli avversari si affacciano in area lui para sempre. Ci fa guadagnare tanti punti e salva molte partite così. Per noi è il numero uno.
Daniel Alves
Corre molto. Corre avanti e indietro per 90 minuti, ed è impressionante fisicamente. Ci dà molta energia in attacco quando stiamo faticando - Leo, Villa, lui e Pedro arrivano sulle fasce e questo ci aiuta molto.
Carles Puyol
Una volta, mentre vincevamo 5-0 o 6-0, mi ha rimproverato per qualcosa. Non so perché dato che ho spazzato via la palla, ma lui mi ha detto 'Non ti stai concentrando, non sei attento'. Era il 90esimo e vincevamo 5-0...e ho detto 'Puyol, per piacere…'
Éric Abidal
Era molto emozionato [quando è tornato dopo il tumore al fegato]. Quando abbiamo saputo la notizia è stato un duro colpo. Tornare in squadra contro il Real, sapendo che eravamo già qualificati, lo ha meritato. E' una persona fantastica, crea una grande atmosfera nello spogliatoio. Quest'anno è stato favoloso.
Seydou Keita
Ci dà molto a centrocampo. In partite molto fisiche, con tutti - a parte me - che sono piccoli, Keita ci dà molto peso fisicamente.
Sergio Busquets
Molto intelligente, legge benissimo la partita e sa variare i passaggi. Non sbaglia mai, non fa mai errori nei passaggi.
Javier Mascherano
Ha fatto un sacrificio per venire qui. Ha fatto fa di tutto per venire in un club come il Barcellona... e ce l'ha fatta. Si deve prendere il merito, perché alla fine voleva vincere trofei e sapeva come farlo. E' un bravo ragazzo, molto intelligente. Mi trovo molto bene con lui.
Xavi Hernández
Ha avuto l'influenza maggiore [sul calcio spagnolo]. Ha vinto un Europeo, il Mondiale. E' stato uno dei più influenti nel cambiamento del calcio spagnolo; da giocare bene perdendo a giocare bene vincendo. Ecco quello che mancava, e Xavi è stato fondamentale per renderlo possibile.
Andrés Iniesta
Semplicemente magico; segna gol importanti. A Stamford Bridge, per esempio, al 94' [del ritorno della semifinale 2009], o in finale mondiale. Sarà ricordato per questo, e lo merita, perché è una persona da dieci. Ha avuto un grande anno perché è nata sua figlia Valeria, ne siamo tutti contenti.
Lionel Messi
Giochiamo insieme da quando siamo molto giovani, quando è arrivato al club all’età di 13 o 14 anni. Abbiamo una grande amicizia. Io penso che sia il migliore in assoluto, senza dubbio. Onestamente, è già il migliore nella storia del calcio, ovviamente ha bisogno di continuare con la sua traiettoria e la sua carriera, e ci sono molti anni avanti a lui, ma non ho mai visto questo livello di calcio prima. Ovviamente ho solo 24 anni e non ho visto giocare Pelè, ho visto un po’ [Diego] Maradona, ma al momento Leo è un passo avanti a tutti. E' una persona adorabile. Essendo il migliore, potrebbe comportarsi in modo diverso, ma è così adorabile e crea una grande atmosfera nello spogliatoio.
Pedro Rodríguez
Ha dimostrato molto negli ultimi due anni, ma gli ci è voluto un po' nella prima stagione. Le ultime due stagioni sono state memorabili, tutto quello che toccava andava dentro. E' opportunista e nei momenti chiave c'è sempre.
David Villa
Conoscendo le sue caratteristiche sapevamo che si sarebbe adattato bene; conosce i giocatori dal Mondiale. Ha statistiche fantastiche, 19 gol in campionato e di più in tutte le competizioni. Alla fine, era proprio per questo che ne avevamo bisogno.
Gerard Piqué
E' molto difficile descrivermi. Provo sempre a dare il meglio. Fuori dal campo a essere quello divertente e che si diverte, perché è un momento unico nella storia del club che molti non hanno provato: poter vincere un'altra Champions League. Dobbiamo avere il sorriso sulla faccia e gustarci la nostra vita, che è stata fenomenale.