Uchida pronto alla sfida
lunedì 2 maggio 2011
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UEFA.com ha incontrato il nazionale giapponese, che ha parlato della vita in Germania, delle prospettive dello Schalke e di cosa significhi per lui giocare accanto a Raúl.
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L'FC Schalke 04 dovrà ribaltare la sconfitta 2-0 dell'andata sul campo del Manchester United FC, ma Atsuto Uchida non vede comunque l'ora di scendere in campo all'Old Trafford mercoledì sera. UEFA.com ha incontrato il nazionale giapponese, che ha parlato delle prospettive dello Schalke, della vita in Germania e di che cosa significhi per lui giocare accanto a Raúl González.
Anche se lo Schalke dovrà compiere un'impresa disperata contro i Red Devils, la stagione europea del club tedesco è stata fin qui decisamente positiva e per Uchida il punto più alto è arrivato in occasione del successo complessivo per 7-3 contro i campioni d'Europa dell'FC Internazionale Milano nei quarti di finale.
"Le cose non sono andate per il verso giusto in Bundesliga, nonostante il nostro impegno, mentre in Europa siamo riusciti ad esprimerci al massimo - ha ammesso il giocatore 23enne -. Contro l'Inter abbiamo giocato senza paura, attaccando rapidamente e con efficacia. Avevamo fiducia nei nostri mezzi".
Ora lo Schalke dovrà provare a ripetersi sul campo dello United e se in passato Uchida aveva visto in azione i Red Devils solo da spettatore, questa volta dovrà misurarsi con l'Old Trafford. "Lo United può contare su molti calciatori da copertina e gioca in uno stadio fantastico, ma anche lo Schalke ha ottimi giocatori, un bravo tecnico e un grande seguito di tifosi, perciò faremo tutto il possibile per onorare la sfida. Superare il turno significherebbe arrivare in finale, perciò non ci tireremo indietro".
Per tentare l'impresa, lo Schalke si affiderà alla classe di Raúl González, capocannoniere di tutti i tempi della UEFA Champions League con 71 reti e sbarcato in Germania in estate proprio come Uchida, che ha speso parole d'elogio per il compagno 33enne.
"Raúl è una leggenda, lo dicono i numeri. Lo ammiro molto sia come calciatore che come uomo. Quando ho giocato per la prima volta con lui, ho capito subito che le cose sarebbero andate per il verso giusto. Io sono più giovane di lui, eppure quando siamo in campo chiede sempre il mio parere".
"E' un fuoriclasse, ma non pensa solo a se stesso, si interessa della squadra. E il suo calcio lo rispecchia, lavora duro e lontano dal campo non fa parlare di sé. Per tutti noi è come un fratello maggiore, sappiamo di poter contare su di lui. Non solo sul campo, anche nella vita".
L'esperienza tedesca ha fatto maturare rapidamente Uchida, che nel suo ruolo si ispira a Daniel Alves dell'FC Barcelona e a Maicon dell'Inter. Come se non bastasse, il giapponese ha dovuto imparare una nuova lingua e adattarsi a una cultura differente proprio mentre il suo paese veniva colpito da un evento tragico come il terremoto di marzo.
"Lo Schalke si è attivato organizzando partite di beneficenza ed effettuando donazioni. In molti, nel mondo, stanno lavorando per il Giappone e questa è una cosa bellissima. A livello personale, sono molto riconoscente nei confronti della Germania. Stanno facendo molto per noi e in quanto giapponese sono rimasto davvero colpito".
"La Germania ricorda il Giappone per molti versi. La gente è seria e riservata, le regole vengono rispettate, perciò non è stato difficile adattarmi a vivere qui. Solo un paio di anni fa lasciare il Giappone per venire a giocare in Europa era consideratao un salto nel vuoto, oggi invece sono molti i calciatori giapponesi che hanno deciso di tentare. E' una questione di coraggio".