Mourinho ottimista nonostante le assenze
lunedì 4 aprile 2011
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Con un Real Madrid colpito da infortuni, José Mourinho ha perso la sua prima partita casalinga di campionato dopo nove anni, ma è convinto che i sostituti saranno all'altezza contro gli Spurs.
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Senza Cristiano Ronaldo, Karim Benzema, Kakà e Marcelo, José Mourinho sabato ha perso la sua prima partita casalinga di campionato dopo nove anni quando il Real Sporting de Gijón ha battuto le Merengues 1-0.
I tre giocatori non ci saranno nemmeno nell'andata dei quarti di martedì contro il Tottenham Hotspur FC, ma il tecnico è convinto che i sostituti saranno all'altezza. "In tutte le squadre che ho allenato, i giocatori hanno sempre dato il massimo - spiega a UEFA.com -. Naturalmente l'infortunio di Ronaldo è una brutta tegola, ma che possiamo fare? Dobbiamo sfruttare i giocatori che abbiamo a disposizione".
Le Merengues hanno però faticato sabato, quando la rete al 79' di Miguel de las Cuevas ha zittito il Santiago Bernabéu condannando il Real a una inaspettata sconfitta. L'FC Barcelona si è quindi portato a otto punti di vantaggio in vetta e dopo 150 partite di campionato in casa Mourinho ha assaggiato la sconfitta: l'ultima volta era stata quando l'FC Porto aveva perso 3-2 contro l'SC Beira-Mar il 23 febbraio 2002.
Ora affronterà il Tottenham di Harry Redknapp che per raggiungere i quarti si è superato, battendo l'Inter nella fase a gironi e l'AC Milan agli ottavi. Mourinho non ha dubbi sulle credenziali della formazione londinese: "È una grande squadra, con un bravo allenatore e ottimi giocatori - aggiunge il portoghese -. Si è qualificata dopo aver battuto i campioni in carica e il Milan, la seconda squadra nella storia del calcio per numero di titoli europei".
L'ex FC Porto, Chelsea FC ed FC Internazionale Milano cerca di diventare il primo allenatore a vincere la UEFA Champions League con tre squadre diverse. Dopo il successo del 2004 con il Porto e quello dello scorso anno con l'Inter, il portoghese è sicuro che la squadra manterrà il piede sull'acceleratore nella capitale spagnola.
In ogni caso, il sorteggio ha avuto qualche lato positivo per il 48enne tecnico, che in caso di qualificazione dovrà affrontare la vincente tra FC Barcelona ed FC Shakhtar Donetsk: "Sono contento perché volevo evitare l'Inter e il Chelsea - prosegue -. In realtà è andata ancora meglio perché non le dovrò affrontare neanche in semifinale, se dovessimo andare avanti".
"Per ora va bene così, ma se dovessi affrontarle lo farò e basta - spiega -. L'anno scorso ho incontrato il Chelsea e ho dovuto dimenticare i legami affettivi, anche se non è stato facile".
Avendo superato gli ottavi per la prima volta dopo sette anni, il Real Madrid cercherà di proseguire la sua marcia sino alla finale di Wembley. Privo di alcune pedine chiave, Mourinho sente che è arrivato il momento di puntare su alcuni giocatori che aveva già conosciuto in Premier League, come Álvaro Arbeloa e Xabi Alonso (ex Liverpool FC).
Anche Emmanuel Adebayor, ex Arsenal FC e Manchester City FC, potrebbe essere chiamato in causa: "Forse sarà l'unico attaccante disponibile - conclude Mourinho, che almeno ha riavuto a disposizione Gonzalo Higuaín contro lo Sporting Gijón -. Non ci saranno Benzema, Cristiano e Marcelo ed è ovvio che ci sentiamo un po' limitati, ma il nostro compito è quello di batterci".