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La carica di Mourinho contagia il Real Madrid

Il portoghese vuole una squadra determinata nel ritorno dei quarti di Champions League a Londra. "Devono godersi questi momenti speciali e dare il massimo", ha detto.

La carica di Mourinho contagia il Real Madrid
La carica di Mourinho contagia il Real Madrid ©UEFA.com

Consapevole di essere a un passo dal condurre il Real Madrid CF alla sua prima semifinale di UEFA Champions League in otto anni, il tecnico madridista José Mourinho chiede ai suoi giocatori di godersi l’atmosfera unica del torneo e di superare l’ostacolo Tottenham Hotspur FC.

I nove volte campioni d’Europa hanno compiuto un passo importante verso la semifinale vincendo 4-0 all’andata. Le Merengues non giocavano un quarto di finale dal 2003/04, e Mourinho spera che i suoi giocatori siano a loro agio nelle fasi conclusive della massima competizione continentale.

"Anche se abbiamo giocatori di grande qualità, alcuni di loro non hanno mai giocato un quarto di finale. Assaporare questo tipo di emozioni per la prima volta, in un torneo che reputo il più importante del mondo, è soltanto positivo”, ha dichiarato il tecnico portoghese.

"Il contesto non deve limitare il loro potenziale o mettere pressione. Al contrario, i giocatori devono godersi questi momenti speciali. Il Tottenham è in un buon momento e giocare una partita di Champions League in Inghilterra, in un ambiente magnifico, è fantastico”, ha aggiunto.

Il Real Madrid aveva ingaggiato la scorsa estate il tecnico portoghese per riportare il club ai vertici del calcio continentale, e finora il sodalizio sta dando i frutti sperati. Alle spalle dell’FC Barcelona in campionato, le Merengues procedono spedite in Europa, dove si sono sbarazzate della bestia nera Olympique Lyonnais con un 3-0 al Santiago Bernabéu nel turno precedente, prima della dimostrazione di forza contro il Tottenham.

Vincitore del trofeo con l’FC Internazionale Milano lo scorso anno e con l’FC Porto nel 2003/04, Mourinho sa bene che non può dare nulla per scontato in vista del ritorno di mercoledì contro la squadra di Harry Redknapp. L’ex tecnico del Chelsea FC si aspetta un avversario votato all’attacco, in perfetto stile Premier League, con il contributo decisivo dei suoi talenti stranieri.

"Sono una squadra inglese con un tecnico inglese, che non può rinnegare la sua cultura calcistica, forgiata da innumerevoli partite di calcio inglese”, ha dichiarato Mourinho.

"Tuttavia, possono contare su giocatori come [Luka] Modrić, [Rafael] van der Vaart e Sandro – un croato, un olandese e un brasiliano che hanno una cultura calcistica diversa. Questo mix è alla base di una squadra che apprezzo molto”.

In caso di qualificazione a White Hart Lane Mourinho si avvicinerebbe al traguardo di diventare il primo allenatore a vincere la Coppa dei Campioni con tre squadre: una sfida che lo avvince. "Una cosa è vincere tre coppe con una squadra, altra cosa è vincere tre coppe con tre club di paesi diversi e in periodi molto diversi del torneo”.

"Certo che mi piacerebbe raggiungere questo obiettivo, ma senza ossessioni. Mi appassionare fare bene le cose, rendere felici le persone e giocare partite indimenticabili. Vincere la Champions League è una cosa che lascia il segno nei tifosi”.

Anche il Real Madrid è animato dallo stesso desiderio di aggiungere trofei alla sua bacheca, e Mourinho, 48 anni, riconosce che il solo blasone del club è sufficiente a rendere impegnativo il suo lavoro. "Le infrastrutture sono enormi e non è facile tenere tutto sotto controllo. E’ un club che esige il massimo impegno, ma sapevo che non sarebbe stato facile e per me è un grande piacere”.

"Sapevo che il club non era strutturato in modo che potessi concentrarmi esclusivamente sulle mie cose. Dobbiamo riuscire a strutturare il Real Madrid in modo da raggiungere quei risultati che ne hanno fatto il club del XX secolo”, ha concluso Mourinho.