Sneijder a tutto campo
lunedì 4 aprile 2011
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Mentre l'Inter si prepara ad affrontare lo Schalke nei quarti di finale, l'olandese ha spiegato a UEFA.com che cosa proverà nell'affrontare Raúl González e perché Leonardo è "uno di noi" proprio come José Mourinho.
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Wesley Sneijder ammette che gli piacerebbe affrontare il suo ex allenatore José Mourinho nella finale di UEFA Champions League. Al momento, però, il fantasista si concentra sulla sfida contro un ex compagno con la sua FC Internazionale Milano che affronta l'FC Schalke 04 di Raúl González nei quarti di finale.
Il nazionale olandese, 26 anni, ha giocato con Raúl dal 2007 al 2009 al Real Madrid CF prima di trasferirsi a Milano e di vincere la UEFA Champions League proprio al Santiago Bernabéu lo scorso maggio. "Raúl è un vero professionista - spiega Sneijder a UEFA.com -. Era il nostro capitano e mi ha aiutato molto quando sono arrivato, come un vero leader. Sarà bello rivederlo, perché da quando ho lasciato Madrid non ho più avuto l'occasione di incontrarlo".
Sneijder, che ritroverà l'attaccante martedì nella gara d'andata a Milano, non avrebbe mai pensato di verderlo con una maglia diversa da quella delle Merengues: "La sua partenza mi ha stupito, perché era come [Javier] Zanetti per l'Inter. Era il volto della squadra - prosegue Sneijder -. Ero sicuro che avrebbe concluso la carriera lì, ma in Germania sta facendo molto bene. Continua a segnare, proprio come in Spagna, quindi dovremo stare attenti".
Dopo aver battuto l'FC Bayern München nella finale del 2010, l'Inter ha affrontato l'SV Werder Bremen nella fase a gironi di quest'anno e nuovamente il Bayern agli ottavi. Sneijder, però, è convinto che la partita contro lo Schalke sarà completamente diversa: "Non eravamo così contenti del sorteggio, perché le squadre tedesche sono toste. In ogni caso dobbiamo credere nei nostri mezzi, stiamo bene".
Giocare l'andata in casa non è una novità per l'Inter. Non solo è accaduto agli ottavi di quest'anno contro il Bayern, ma anche in tutti turni della scorsa edizione: "L'anno scorso abbiamo sempre giocato l'andata a Milano: è successo contro il Chelsea, il CSKA [Moskva] e il Barcellona. Evidentemente ci porta bene", aggiunge Sneijder.
Tuttavia, l'Inter non aveva mai dovuto ribaltare una sconfitta nella gara di ritorno, come è avvenuto contro il Bayern poche settimane fa: "A Monaco abbiamo fatto un ottimo lavoro - sottolinea Sneijder, autore del gol del pareggio prima di quello decisivo di Goran Pandev a 2' dal termine -. Quando perdevamo 2-1, ho avuto comunque la sensazione che potevamo farcela".
Anche Mourinho, artefice del trionfo nerazzurro lo scorso anno, è contento per l'impresa, al punto da mandare un SMS al presidente Massimo Moratti: "Non so se l'abbia fatto con tutti giocatori, ma ne ha mandato uno anche a me - rivela Sneijder -. Ovviamente fa piacere, perché Mourinho è ancora uno di noi".
L'Inter e il Real di Mourinho potranno affrontarsi solo il 28 maggio in finale: "Sarebbe bello - ammette Sneijder -. Spero che l'Inter ce la faccia e auguro lo stesso al Mister. Ovviamente, se dovesse capitare spero di vincere".
Dopo la partenza di Rafael Benítez a dicembre e l'arrivo di Leonardo, l'Inter ha ritrovato la forma ottimale: " Naturalmente qualcosa è cambiato, mentirei se dicessi di no - conferma Sneijder -. Leonardo sembra uno di noi. Non è italiano, ma è in Italia da tanti anni e conosce bene la cultura italiana. Siamo molto contenti di lui e credo che anche lui lo sia di noi".
"Stiamo giocando come l'anno scorso, ma gli ultimi due mesi sono i più importanti. E' in questo periodo che si vincono o si perdono i trofei, quindi non pensiamo a fare spettacolo, ma solo a vincere. Siamo ancora in corsa per disputare e vincere la finale. Dobbiamo crederci, come abbiamo fatto l'anno scorso".