Ancelotti prende per mano il Chelsea
mercoledì 16 marzo 2011
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Anche se non completamente soddisfatto dopo lo 0-0 contro il Copenhagen, il tecnico avverte le prossime sfidanti che il Chelsea ha ancora molto da dire.
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Anche se non totalmente entusiasta del suo Chelsea FC, Carlo Ancelotti è contento per la qualificazione ai quarti di finale di UEFA Champions League, traguardo mancato la scorsa stagione. Il pareggio a reti inviolate contro l'FC København manda avanti i Blues grazie al 2-0 dell'andata, ma Ancelotti avverte le prossime sfidanti che la squadra ha ancora molto da dire.
Carlo Ancelotti, tecnico del Chelsea
Non abbiamo giocato benissimo, perché dovevamo concretizzare almeno una delle tante occasioni che abbiamo avuto. In ogni caso non è andata male, né abbiamo subito troppi pericoli. In generale sono soddisfatto.
Non avevamo bisogno di segnare perché eravamo già in vantaggio. Bastava non prendere gol e ci saremmo qualificati. I giocatori hanno dimostrato un buon atteggiamento in campo e sono rimasti concentrati. Volevamo assolutamente andare avanti: l'anno scorso a quest'ora stavamo piangendo, ora ridiamo.
Dovevamo stare attenti e l'abbiamo fatto, e in più ci siamo procurati una decina di occasioni, quindi per me va bene così. Vorrei evitare il Barcellona venerdì, perché è la squadra più forte. Se potessi, metterei il Barcellona e il Manchester United nell'altra metà del tabellone, in modo da poterle affrontare solo in finale, ma aspettiamo e vediamo.
Sicuramente non cerco rivincite. Siamo fortunati, perché in questo momento decisivo tutti i giocatori sono in forma. È bello vedere una squadra fresca e in condizioni ottimali, ed è per questo che ho fatto un po' di turnover. I ragazzi sono freschi e motivati: il Chelsea ha ancora molto da dire.
Ståle Solbakken, tecnico del Copenhagen
Non posso che congratularmi con il Chelsea per la qualificazione. È stato superiore in tutto, anche stasera, ma sono contento di dove siamo arrivati. Abbiamo disputato otto partite, giocandone bene almeno sette.
La gara di andata a Copenhagen è stata quella che mi è piaciuta meno, ma dobbiamo ammettere di essere stati eliminati dalla squadra più forte. In ogni caso, è stato bello riuscire a pareggiare qui. I difensori centrali sono stati molto attenti, così come il portiere, e la prestazione è stata soddisfacente.