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Il nuovo Ibra per piegare gli Spurs

"Non ho più vent'anni e non voglio spaccare muri", ha detto Ibrahimović alla vigilia della sfida con il Tottenham. "Ho scelto il Milan perché mi dà molte possibilità di vincere: voglio sfruttare la prima domani".

Il nuovo Ibra per piegare gli Spurs
Il nuovo Ibra per piegare gli Spurs ©UEFA.com

Considerando il suo girovagare e il suo essere passato per tutte e tre le squadre italiane più blasonate nel giro di soli sei anni, Zlatan Ibrahimović è uno di quei giocatori di cui i tifosi si innamorano ma sempre mettendo le mani avanti per evitare di scottarsi troppo. Dopo aver festeggiato vittorie per sette anni consecutivi con quattro squadre diverse e aver portato l'AC Milan in vetta alla Serie A, però, il 29enne nazionale svedese è sicuramente l'uomo al quale gli appassionati rossoneri si affidano ciecamente per battere il Tottenham Hotspur FC negli ottavi di UEFA Champions League: "Mi sto godendo il momento positivo, ma ora conta che il Milan vinca e non che io segni", ha detto l'ex FC Barcelona.

Da quando è arrivato nella squadra allenata da Massimiliano Allegri in estate, Ibrahimović ha segnato quattro gol nella fase a gironi mettendo a segno 13 reti in 23 partite di Serie A. In carriera, però, ha faticato a dimostrarsi altrettanto efficace nella fase a eliminazione diretta della Champions trovando la rete in questa fase della competizione per la prima volta con i Blaugrana la scorsa stagione. Lo svedese non se ne fa un cruccio: "L'esperienza del Milan in Europa è un grosso vantaggio, qui giocano molti calciatori che hanno vinto la Champions League, questo può aiutare e dà calma alla squadra".

"Domani è molto importante, anche se si gioca su due piani, la gara d'andata e quella di ritorno. Il Tottenham è un'ottima squadra, lo sta dimostrando in Premier League, è una squadra in crescita, sta raccogliendo molto dopo investimenti importanti, per noi non sarà facile. Trovo che sia sullo stesso livello dell'Arsenal [FC]. Io cerco sempre di fare gol e di aiutare la squadra, ma l'importante è vincere. Domani dobbiamo stare attenti anche a non prendere gol, dobbiamo stare attenti sia all'andata che al ritorno [FC]."

Quando Antonio Cassano era arrivato al Milan a gennaio, le agenzie di scommesse sembravano certe che fosse solo questione di tempo prima che qualche litigio scoppiasse tra lui e Ibrahimović. Al contrario, i due sembrano talmente affiatati che ora l'assenza del barese dall'Europa - dato che in stagione ha già giocato in questa competizione con l'UC Sampdoria - può dare qualche preoccupazione.

Ibrahimović vede però altri compagni che possono fare la differenza contro gli Spurs: "Robinho è un altro giocatore fantastico; vado d'accordo con i compagni e sono felice qui, non ho più vent'anni e non sento di dover spaccare altri muri a pugni", ha assicurato. "A gennaio ho parlato anche con il Manchester City [FC] ma poi ho visto il mio futuro con il Milan. Sono qui perché ho molte possibilità di vincere e la prima la voglio sfruttare domani".

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